Linea Palermo-Catania, in arrivo 3,4 miliardi di euro per completarla – Innovativi strumenti finanziari lanciati dalla BEI e studiati con FS

Il completamento della linea ferroviaria veloce tra Palermo e Catania, si assicura nuove risorse per 3,4 miliardi euro.  Una disponibilità finanziaria per la Palermo Catania che si affianca al miliardo e 400 milioni provenienti dal PNRR e consolida il percorso di ammodernamento della rete ferroviaria siciliana. Le risorse stanziate saranno destinate in particolare agli interventi di potenziamento del collegamento Palermo-Catania, lungo 226 km, nella tratta Fiumetorto-Bicocca dove porteranno a raddoppiare l’attuale binario unico e a incrementarne il limite di velocità fino a 200 km/h.

La notizia, diffusa da RFI nella giornata di ieri, sarebbe molto importante. Peccato che il raddoppio ferroviario sia già finanziato per intero. Infatti, tutti i lotti che formano la nova linea, in tutto 6 da Fiumetorto a Bicocca, sono appaltati, in fase di appalto o addirittura in costruzione (Bicocca-Catenanuova): naturalmente, il loro importo è totalmente coperto da finanziamenti già esistenti, dato che è impossibile, per il Codice dei Contratti Pubblici, mandare in gara interventi che non siano finanziati fino all’ultimo centesimo. Si tratta, in totale, di 6,016 miliardi di euro. Allora, ci chiediamo: questi 3,4 miliardi, che non sono certo bruscolini (e della cui esistenza comunque, ci rallegriamo), a cosa servono? Si aggiungono ai finanziamenti esistenti o li sostituiscono? 

Vediamo comunque, dopo questa doverosa premessa, nel dettaglio le notizie diffuse da RFI.

Il finanziamento

Il maxi intervento è stato approvato dalla Banca Europea degli Investimenti ed è suddiviso in un finanziamento diretto al MEF di 800 milioni e un innovativo strumento di contro-garanzia, studiato insieme a Ferrovie dello Stato Italiane, da 1,3 miliardi a favore di intermediari finanziari, di cui 500 milioni per l’operazione apripista con Intesa Sanpaolo, 300 milioni per quella con Cassa Deposito e Prestiti e ulteriori 500 ancora da destinare. Grazie al programma InvestEU l’impegno di un miliardo e trecento milioni garantiti dalla BEI può essere raddoppiato a 2,6 miliardi portando le risorse attivate, con gli 800 milioni al MEF, a 3,4 miliardi a favore del collegamento ferroviario tra Palermo e Catania.

L’accordo raggiunto, frutto di un lavoro di squadra tra istituzioni europee e italiane, tra pubblico e privato, sottolinea la grande attenzione per il ruolo della rete ferroviaria siciliana e in particolare della Palermo-Catania che, insieme alla Messina-Catania e al Ponte sullo Stretto, rappresenta un segmento fondamentale del Corridoio Scandinavia-Mediterraneo della Rete TEN-T (Trans European Network Transport), volto a collegare l’Europa settentrionale con quella meridionale.  Un aspetto che non è certo passato inosservato ed è stato rimarcato negli interventi dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane Luigi Ferraris e del ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini durante la presentazione dell’accordo, la mattina del 14 marzo, nella sede del MIT.

All’incontro erano presenti anche Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (BEI), Herald Ruijters, Vicedirettore Generale Trasporti della Commissione europea, Dario Scannapieco Amministratore Delegato di CDP, e il Chief of Imi Corporate & Investment Banking Division di Intesa Sanpaolo, Mauro Micillo.

Le dichiarazioni dell’AD di RFI

“Accogliamo con grande soddisfazione l’impegno della BEI nel sostenere finanziariamente i progetti di ammodernamento e potenziamento delle nostre infrastrutture ferroviarie, e l’attenzione particolare che ha rivolto verso il meridione e la Sicilia”, ha sottolineato Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS. “L’impegno di tutti i sottoscrittori di questo accordo rafforza quello delle società del Gruppo FS, come Rete Ferroviaria Italiana, che stanno lavorando per realizzare le opere del PNRR, quelle previste dal Contratto di Programma con lo Stato e dal nostro Piano Industriale che, in questo settore, vale oltre 110 miliardi”.

Sempre Ferraris ha ricordato che “La Palermo – Catania, insieme alla Catania-Messina e al Ponte sullo Stretto, sarà un segmento imprescindibile di un progetto europeo di più ampio respiro, quello del Corridoio di trasporto che unisce il nord con il sud Europa, il cosiddetto Corridoio Scandinavia-Mediterraneo, parte integrante della Rete europea TEN-T (Trans European Network Transport). E per la Sicilia  – ha proseguito Ferraris – rappresenterà  un volano di sviluppo economico e turistico, un’ infrastruttura moderna, rispettosa dell’ambiente, capace di sviluppare servizi di mobilità rispondenti alle necessità della collettività, dei settori produttivi e dei territori attraversati, incentivando ulteriormente il già enorme potenziale dell’isola”.

Aricò: «Risultato grazie alla collaborazione tra Ministero, Regione e Rfi»

 
L’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò esprime soddisfazione per il via libera al finanziamento da 3,4 miliardi di euro per il raddoppio ferroviario della tratta Palermo-Catania, annunciato stamattina dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini.
«Un risultato – evidenzia l’esponente del governo Schifani – reso possibile anche grazie al grande lavoro, fatto in tempo record dalla Regione Siciliana, per quanto riguarda tutti gli atti propedeutici (conferenze di servizi e rilascio dell’intesa). Adempimenti che hanno consentito a Rete ferroviaria italiana di poter pubblicare i bandi di gara entro il 31 dicembre scorso».
«Per la mobilità nell’Isola – prosegue Aricò – si tratta  di un intervento strategico che consentirà di avere una rete ferroviaria più moderna, rispetto a quella attuale realizzata alla fine dell’Ottocento, come nelle altre regioni italiane. Un nuovo tracciato che consentirà ai treni di viaggiare anche a duecento chilometri orari, raddoppiando l’attuale velocità».