LASCIANO A DIR POCO DISORIENTATI I RECENTI PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DEL CAS: PROMOZIONE DEL MIT, BOCCIATURA DELL’AUTORITY

Due vicende antitetiche, e a dir poco contraddittorie, hanno caratterizzato il Consorzio Autostrade Siciliane (CAS) tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023.
In una nota del 30 dicembre scorso, il CAS annuncia, non senza enfasi, il superamento delle problematiche rilevate dal Ministero dei Trasporti sulla gestione delle autostrade siciliane. Nella nota si legge che:
“È delle scorse settimane la decisione del Ministero dei Trasporti di andare oltre il procedimento di revoca di concessione, a seguito delle diffide e delle intimazione di messa in mora notificate al Consorzio per le Autostrade Siciliane nel 2017 e nel 2020” .
Il comunicato continua informando che “Dalla recente nota vergata dalla direzione generale del MIT emerge il riconoscimento dello sforzo programmatico esercitato fin qui dall’ente messinese per superare le criticità che erano state rilevate, attraverso un piano straordinario di manutenzione con il quale sono state avviati “numerosi interventi finalizzati ad eliminare le non conformità contestate sulle infrastrutture gestite”
Dulcis in fundo, l’annuncio dell’approvazione della bozza della nuova “convenzione unica” di concessione stradale che, “dopo l’attuazione di una serie di adempimenti condivisi con il MIT, verrà sottoscritta nei prossimi mesi e rimarrà in vigore sino a tutto il 2030”.
Evviva! Quindi problemi risolti sulle autostrade siciliane? Niente affatto.

Con un tempismo da centometrista, arriva ad inizio anno, esattamente il 3 gennaio scorso, un’altra notizia, riportata da Palermo Today ed altri organi di informazione, che ci informa della multa da 500 mila euro erogata elevata al Cas per i troppi cantieri sulla Messina-Palermo.

Il Provvedimento arriva dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) a seguito delle ripetute segnalazioni effettuate da Federconsumatori Sicilia tra aprile e settembre 2021 in merito al forte disagio arrecato agli automobilisti siciliani dai numerosi lunghissimi cantieri sulle autostrade A20 Messina-Palermo e A18 Messina- Catania.

“Tali cantieri, e la conseguente frequente riduzione da due a una sola corsia di marcia – si legge in una nota di Federconsumatori Sicilia – hanno aumentato a dismisura i tempi di percorrenza, causando non solo fastidi, ma anche danni economici ai cittadini siciliani, ai lavoratori, alle aziende e anche ai numerosi turisti che ogni estate visitano la Sicilia.

A fronte di tutto ciò, però, il Consorzio per le Autostrade Siciliane (che è un ente pubblico non economico posseduto e gestito dalla Regione Siciliana), non ha né fatto abbastanza per accelerare la chiusura dei cantieri, né ha previsto alcuna forma di risarcimento per i disagi arrecati”. Come ad esempio la riduzione o l’azzeramento dei pedaggi, richiesta da Federconsumatori,

L’Agcm, riconoscendo che che al CAS sono “ascrivibili a gravi carenze nella gestione e nella manutenzione ordinaria delle infrastrutture ad esso affidate in concessione, senza che a tale peggioramento del servizio abbia fatto seguito alcuna riduzione o sospensione dei pedaggi”. Pertanto, previo parere dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, ha provveduto ad elevare la salatissima multa, che doveva essere ancor più pesante: 700.000 euro, poi ridotti a 500.000 euro vista la pessima situazione economica in cui versano le casse del Consorzio.