Le dichiarazioni dell’Assessore Di Dio, presidente dell’Ordine degli ingegneri, la dicono lunga sulla situazione del Polo Tecnico di Palermo.
L’anomalia palermitana non sta soltanto nella paralisi amministrativa a cui ormai, purtroppo, stiamo facendo l’abitudine. D’altronde, parliamo di una città che, dopo 20 anni dalle prime segnalazioni di grave ammaloramento, non è riuscita neanche a progettare gli interventi al Ponte Corleone.
Tra aria condizionata non funzionante ed impiegati in ferie, chiude il Polo Tecnico, che, già decimato dallo smart working, sospenderà del tutto le attività dal 5 al 25 agosto. In pieno periodo di ecobonus, quando dovrebbe fornire il massimo dell’efficienza. Con buona pace per l’ecosostenibilità, a cui il provvedimento è finalizzato, tanto cara (a parole) a sindaco ed assessori. Senza contare, ovviamente, le tantissime pratiche ordinarie.
A proposito di assessori, non si può non sottolineare l’imbarazzo dell’assessore all’Edilizia Privata, Vincenzo Di Dio, che, contemporaneamente alla sua carica istituzionale, ricopre il ruolo di Presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Palermo. Non deve essere gratificante il richiamo al proprio dovere appena ricevuto dal presidente di un altro Ordine professionale, quello degli architetti!
A quest’ultimo, riguardo la scarsa presenza e la futura chiusura del Polo Tecnico, l’assessore ha risposto “... che non dipende da lui e che cercherà di organizzare un tavolo con i dirigenti per trovare una soluzione.” Dichiarazione, riportata da “Repubblica” di ieri, che la dice lunga sull’assessore e su chi l’ha nominato.
Peraltro, ha sempre suscitato perplessità, anche fra gli ingegneri, questo doppio ruolo. Cosa dovrebbe fare l’ing. Vincenzo Di Dio di fronte alle rimostranze dei colleghi? Vestirsi dei panni di Presidente dell’Ordine e lamentarsi con sè stesso, nei panni di assessore?
A confermare lo sconcerto generale, la dichiarazione di Giulia Argiroffi, architetto, ingegnere e consigliere comunale. In un post su Facebook, dichiara: “se l’ingegnere Di Dio viene eletto nuovamente presidente dell’ordine degli ingegneri, io mi dimetto dell’ordine: IO NON VOGLIO ESSERE RAPPRESENTATA DA CHI GIOCA CON GLI INTERESSI DI CITTADINI E INGEGNERI”