Continua l’iniziativa di “In Progress” per l’attivazione della stazione di Palermo Maredolce sul Passante ferroviario di Palermo. Una petizione on line che potete sottoscrivere agevolmente a QUESTO LINK. Abbiamo ampiamente superato le 350 firme, ma possiamo fare ancora molto per sensibilizzare le istituzioni, dopo il clamore mediatico dei giorni scorsi.
Sulla situazione della stazione e sulla sua importanza per il quartiere di Brancaccio, abbiamo sentito, ieri pomeriggio Don Maurizio Francoforte, parroco di S. Gaetano, parrocchia “simbolo” della borgata essendo stata di Don Pino Puglisi. Gli abbiamo chiesto il suo parere sull’attuale condizione della stazione e sulla petizione di “In Progress”.
“Apprezzo l’iniziativa, che finalmente ha portato il problema all’attenzione dei media. Sono anni che ci chiediamo, e chiediamo conto alle istituzioni, Comune e Circoscrizione, che abbiamo sollecitato più volte, del perché la stazione rimanga chiusa. Ci hanno detto che, essendo vandalizzata, essa non può essere aperta al pubblico. Ma, rimanendo chiusa ed abbandonata, non c’era da aspettarselo?”
Facciamo notare al parroco che nessuna stazione delle 20 già aperte del Passante è mai stata vandalizzata. Se è successo a Maredolce, è proprio perché essa non viene frequentata dal pubblico.
“Senza contare che in questa situazione, abbandonata a sé stessa, la stazione diviene ricettacolo di sporcizia, squallore e luogo di ritrovo dei vandali. Aprendola al pubblico ed opportunamente sorvegliata dalla stessa presenza dei cittadini, potrebbe essere un formidabile strumento di collegamento di quartieri come Brancaccio e Settecannoli alla città, che oggi sono serviti molto male dai trasporti pubblici. Incredibilmente, invece, abbiamo assistito all’attivazione della stazione Roccella, distante dalla zona residenziale di Brancaccio e molto vicina al centro commerciale Forum. Come mai?”
Il parroco, infine, chiede maggiore attenzione rispetto alle istanze della sua parrocchia:
“Lamentiamo non soltanto la disattenzione delle istituzioni a questo tema, ma anche una certa disattenzione per le richieste della parrocchia, ripetutamente ignorate. Forse sarebbe il caso di ascoltare la gente, rispondendo con i fatti, non con le promesse, mai mantenute”.