C’ERANO SOLO 19 DOMENICA SCORSA IN TUTTA PALERMO, MA LE ATTESE ALLE FERMATE SONO LUNGHISSIME TUTTI I GIORNI DELLA SETTIMANA
Cos’altro deve succedere a Palermo per dare una svolta alla gestione dei trasporti pubblici? Possibile che AMAT non riesca neanche a far uscire dalla propria autorimessa un numero di autobus non diciamo sufficiente, ma almeno decente?
Abbiamo già rivelato i numeri ridicoli del trasporto pubblico registrati in città, abbiamo testimoniato le lamentele che ci giungono ogni giorno da parte dei pochi temerari che ancora scelgono il mezzo pubblico per andare al lavoro, a scuola, all’università. Ma, se da una parte nulla si muove, dall’altra si riesce persino a peggiorare. Impresa improba, dato che è già intollerabile, per una città delle dimensioni di Palermo, una immissione in rete di bus pari a quella di Bolzano, sette volte più piccola.
E’ così che, se già i 70 bus circolanti spesso nelle ore pomeridiane riuscivano a malapena a coprire tutte le linee, domenica scorsa (20 marzo) si è arrivati a mettere su strada, come ci viene raccontato dalle nostre fonti, soltanto 19 vetture. Per la cronaca: una dotazione normale per una città come la nostra sarebbe di 500 bus quotidianamente in servizio. Ma non finisce qui: sembra che fino alle 15,00 ci fosse in esercizio una sola vettura nella linea 101; dopo quell’ora, nessuna. Per chi non lo sapesse, la linea 101 copre il percorso principale della città, passando per il centro cittadino, dalla Stazione centrale allo Stadio, con una frequenza, sulla carta, di un passaggio ogni 4 minuti….
Non sorprendono, pertanto, le immagini che vi proponiamo, riprese a Mondello domenica scorsa ed in piazza Giovanni Paolo II poche ore fa. Si racconta persino che alle biglietterie AMAT sia stato consigliato di chiudere, per evitare le proteste degli utenti comprensibilmente imbufaliti. Laconico, in tal senso, il giudizio della consigliera Giulia Argiroffi, che ha postato la notizia nella sua pagina Facebook (vedi in fondo).
Una condizione più che emergenziale, che dovrebbe preoccupare chi ci amministra e che, invece, continua a vantare il proprio impegno per la promozione del trasporto pubblico. Cosa sarebbe successo, ci verrebbe da chiedere, se non ci fosse stato tale impegno?
Il mondo reale, purtroppo, ci dice che non si riesce a far nulla per condurre finalmente a termine l’ormai pluriennale concorso che doveva portare all’assunzione di altri 100 autisti. Numero insufficiente, visti i recenti pensionamenti che hanno ulteriormente falcidiato l’organico, ma che almeno avrebbe ridotto le dimensioni del disastro.
Invece nulla, mentre, paradossalmente, le autorimesse AMAT si riempiono di nuovi mezzi, acquistati con i fondi statali ed europei. Mezzi comodi e poco inquinanti, che, senza nessuno che possa guidarli, rimangono regolarmente fermi, facendo nel contempo schizzare in alto la città nelle classifiche dell’età media del parco autobus. Un altro paradosso tutto palermitano.