Il Minniti conferma con numeri strabilianti il suo successo. 

«Nella stagione invernale 2024-25 di Ryanair al via da fine ottobre sarà l’aeroporto di Reggio Calabria a diventare leader nei collegamenti internazionali da e per l’intera regione. Per la low cost irlandese il “sorpasso” di Reggio sullo scalo di Lamezia Terme è dovuto ai nuovi voli attivati: grazie a questo potenziamento e le ormai due basi il “Tito Minniti” raggiungerà quota 8 rotte estere, contro le 6 dell’aeroporto lametino». Lo dice il sito “Aeroporti Calabria”, che ha messo a confronto i due scali regionali e anche quello siciliano di Catania, come riporta la Gazzetta del Sud.

Il quotidiano, peraltro, nel suo articolo del 3 settembre scorso, sostiene che “l’incredibile “boom” registrato in questi ultimi mesi dipende in gran parte dall’utenza messinese, che ha scelto il “Minniti”, anziché Fontanarossa. I collegamenti tra i porti, i trasporti intermodali, la condivisione di progetti e iniziative da parte delle Aziende di trasporto locale tra le due sponde, stanno contribuendo alla realizzazione concreta di una più organica Area integrata dello Stretto, la quale trova ora come suo scalo aereo di riferimento proprio il “Minniti”, come era naturale che fosse e come finora non è stato, invece, possibile“.

Confermate le nostre valutazioni

Ancora una volta avevamo ragione. Forse perché di trasporti, un po’, ne capiamo.

Eppure, tanti sedicenti esperti ci raccontavano che:

No, questo aeroporto non avrebbe mai funzionato.
Perché, no, é difficile atterrare…
Perché c’è già Lamezia Terme…
Perché figurati se i messinesi lo usano…
Perché è mal collegato…
Perché figurati se le low cost Lo utilizzeranno….
Perché Messina deve avere il SUO aeroporto…

Ed altre perle di saggezza simili.

É bastato regolamentare l’approccio alla pista e una sola compagnia low cost per cambiare tutto. Insomma, un pò di buon senso e di lungimiranza, superando finalmente la miopia degli opposti campanilismi.

Alla faccia dei finti esperti…

 

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