PIAZZA VERDI, ALBERO CADUTO. DI CHI LA COLPA?

La caduta in pieno centro, di fronte al teatro Massimo, poteva provocare una strage, ma anche in questo caso S. Rosalia ha fatto il miracolo.
Ma possibile che nessuno si sia accorto delle condizioni precarie dell’enorme ficus? Sui social, infuria la polemica. Ma, grazie ai social, possiamo sapere i motivi della caduta dell’albero.
A raccontarcelo, dal suo profilo Facebook, è il prof. Giuseppe Barbera,  professore di Colture arboree all’Università di Palermo che scrive così:

il ficus di piazza Verdi si è schiantato per un fenomeno di marciume del colletto causato da un’asfissia provocata dal compattamento della superficie dell’aiuola di impianto che non ha permesso più l’ingresso del necessario ossigeno causando l’attacco fungino
Diagnosi chiara, degna della fama di Barbera, che prosegue:
Diverse decine di anni fa bisognava realizzare aiuole più grandi e impedire il calpestio causa del compattamento e della conseguente asfissia!” individuando, quindi, precise responsabilità di chi doveva intervenire e non lo ha fatto.
Termina il suo intervento con un appello alla “convivenza tra alberi e città che sarà sempre più difficile se continuiamo a pensare le alberate come intoccabili anche quando originate da errori tecnici”.
Un invito, quindi, ad intervenire drasticamente, se necessario. Il mantenimento del verde esistente è ottima cosa, ma non a tutti i costi. A volte occorre intervenire con la necessaria decisione, magari estirpando qualche vecchia pianta malata e sostituendola con una sana e più giovane. Non prima, ovviamente, di aver fatto di tutto per mantenere l’albero in perfette condizioni di salute, assicurando la necessaria ossigenazione, allargando le aiuole, e ponendo in essere quanto serve per la sua sopravvivenza in perfetta sicurezza.