Infrastrutture, giunta approva il progetto del bypass ferroviario di Augusta – Discutibile la scelta di non prevedere il raddoppio.

 

Parere favorevole della giunta regionale al progetto di fattibilità tecnica ed economica del bypass ferroviario di Augusta sulla tratta Catania-Siracusa.

L’infrastruttura è finanziata con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e con fondi statali per un investimento di circa 175 milioni (compreso l’allaccio al porto di Augusta). Rientra tra le opere commissariate, secondo quanto previsto dal cosiddetto “Decreto sblocca lavori”, al fine di accelerarne l’iter di realizzazione.

Il via libera del governo siciliano è propedeutico alla chiusura della conferenza dei servizi convocata da Rete ferroviaria italiana che potrà, una volta definita l’intesa con lo Stato, dare il via alla fase esecutiva del progetto.

i particolari tecnici

La linea, come da progetto che potete consultare a QUESTO LINK, sarà a binario unico.

I lavori prevedono la realizzazione di una nuova variante al tracciato della linea Messina-Siracusa e la costruzione di una nuova stazione fuori dal centro abitato. L’obiettivo è la riduzione dei tempi di percorrenza, dato che l’opera prevede 2,8 km di tracciato in sostituzione degli oltre 7 km di linea storica, e l’eliminazione delle interferenze con la viabilità cittadina.

Nel dettaglio, la variante di Augusta (bypass) ha inizio al km 276+300 della linea storica, appena prima del ponticello di via Vitaliano Brancati, e termina al km 283+985, in corrispondenza dell’imbocco della galleria.

Stazione più lontana per Augusta ed un solo binario

Un intervento che speriamo non dispiaccia agli abitanti di Augusta, per i quali la stazione si sposta fuori dal centro abitato, a 2,2 km dall’attuale ubicazione, praticamente in aperta campagna. Speriamo che a si siano previsti i necessari accessi stradali per raggiungerla, e gli altrettanto indispensabili collegamenti con i mezzi pubblici.

Ma soprattutto ci fa riflettere lo strano destino di questa linea ferroviaria, la Catania-Siracusa, destinata a rimanere a binario unico. Il raddoppio, però, era stato avviato in passato, anche se per piccolissime tratte: la Catania-Bicocca (esclusa la galleria) di 3,5 km e la Targia-Siracusa di 6,5 km, per un totale di 10 km su 80,3.

L’occasione del bypass, peraltro di limitata lunghezza, non ha suggerito ai tecnici RFI di prevedere due binari, o quanto meno la predisposizione del secondo, neanche in considerazione del futuro sviluppo del porto di Augusta, per il quale il progetto prevede un apposito raccordo.

In tal modo si creerà il paradosso, nel futuro assetto ferroviario siciliano, di aver realizzato un corridoio ad Alta Capacità (l’asse PA-CT-ME) da 11 miliardi di euro, in grado di convogliare grandi flussi di merci, per poi collegarlo con un solo binario a quello che si configurerò come il più grande porto commerciale italiano, dedicato al traffico container e già allo scopo in fase di potenziamento secondo quanto abbiamo appreso nella nostra conversazione con il Presidente dell’Autorità Portuale.  Una scelta quanto meno discutibile e certamente poco lungimirante.