SUL COMUNE INCOMBONO LE PERPLESSITA’ DEL MINISTERO IN UNA CONFERENZA DEI CONSIGLIERI DELL’OPPOSIZIONE CHE APPOGGIANO FERRANDELLI

“Il sindaco Orlando e la sua Giunta ha mentito sapendo di mentire. Il piano di riequilibrio fa acqua di tutte le parti. L’impianto è crollato. Entro 30 giorni, il Comune di Palermo dovrebbe fornire al Ministero dell’Interno risposte su domande non risolvibili, perché i dati sono falsi. Primo fra tutti quello sui tassi di riscossione, che il Comune di Palermo aveva detto che, per il 2022, sarebbe aumentato del 10% e invece è in calo dell’8%.”

Lo affermano i consiglieri dell’opposizione alla giunta Orlando, Giulia Argiroffi ed Ugo Forello,  alla presenza del candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli e dei consiglieri Leonardo Canto e Cesare Mattaliano.

Ugo Forello, in particolare, ha detto chiaramente, chiamando in causa anche il Direttore generale, che il piano di riequilibrio contiene dati falsi, che cercano di avvalorare entrate inesistenti, cercando anche di “incrementare un’addizionale IRPEF in modo tale da risultare comunque inutile per i cittadini palermitani” a causa delle “incongruenze rilevate dal Ministero all’interno del Piano”. Va rammentato che l’aumento dell’addizionale IRPEF è stato bocciato in consiglio Comunale proprio ad opera dei consiglieri dell’opposizione.

Ferrandelli ha inoltre sottolineato la volontà dell’amministrazione di far ricadere le colpe sui futuri amministratori, ribadendo la volontà di “mettere una pietra tombale su questa amministrazione e su quelli che ne sostengono la continuità” non risparmiando riferimenti a chi sostiene Franco Miceli, ma neanche alle forze che appoggiano Roberto Lagalla, che, come sappiamo, concorrono con Ferrandelli nella corsa a sindaco.

I consiglieri, artefici di precedenti denunce che hanno portato il Ministero dell’Interno ad occuparsi della vicenda, sulla base della risposta pervenuta dagli organi ministeriali competenti, con la richiesta di corposi chiarimenti, affermano che la situazione pone i presupposti per “un ulteriore buco di 20 milioni di euro nel 2022 e di 30 milioni nel 2023 e nel 2024” E continuano:

“Stiamo parlando della distruzione di un impianto fatto solo per un motivo: salvare la faccia del sindaco, della Giunta e dei consiglieri comunali che hanno votato questo atto.”

A proposito delle elezioni comunali, sempre più vicine, l’appello finale: “Le palermitane e i palermitani devono prendere le distanze da tutto questo, il 12 giugno, facendo una scelta di discontinuità!”