FONTANAROSSA NON RIPRENDE L’ATTIVITA’ OGGI, COME PREANNUNCIATO. I DISAGI DEI VIAGGIATORI E L’IMMANCABILE POLEMICA PALERMO-CATANIA
Slitta la riapertura dell’aeroporto internazionale di Catania prevista per le 14 di oggi per permettere ai Vigili del fuoco di proseguire con accertamenti sulle cause del rogo. La previsione è di non riattivare l’aerostazione prima del 25 luglio prossimo.
“Dal sopralluogo effettuato nella giornata di ieri insieme a personale del Nucleo investigativo antincendi della direzione regionale dei Vigili del fuoco per la Sicilia nei locali interessati dall’incendio sviluppatosi nell’aeroporto di Catania – si legge in una nota del comando provinciale – è emersa la necessità di effettuare ulteriori accertamenti tecnici e strumentali. Gli accertamenti continueranno di concerto con Procura, Prefettura e Sac”.
La società di gestione dello scalo conferma che per la riapertura del Terminal A si attende l’avvio delle operazioni di bonifica e la restituzione delle aree da parte della magistratura.
Notevoli i disagi per i viaggiatori
I social raccontano di viaggiatori abbandonati per 12 ore nell’aerostazione di Comiso che prendono d’assalto il piccolo bar a servizio del pubblico. Ma anche di avventurosi trasferimenti in pullman da Trapani Birgi senza scorta di acqua. Informazioni con il contagocce a viaggiatori che aspettano per ore ed ore sotto il sole.
Tutto ciò nonostante l’attivazione della Regione che ha subito definito subito “adeguate” le misure appena prese per spostare i passeggeri “orfani” dello scalo catanese. Tra queste, 24 nuovi treni tra Palermo Centrale e Punta Raisi e 41 bus supplementari messi a disposizione da Ast. Ma evidentemente qualcosa non sta funzionando, ed è bene trovare i necessari correttivi perchè non siamo sicurissimi che Fontanarossa, il prossimo 25 luglio, riprenderà la sua attività a pieno ritmo. Si consideri che tra le apparecchiature danneggiate c’è anche il server che gestisce i check-in.
Poteva mancare la polemica Palermo-Catania?
E siccome non ci facciamo mancare niente, neanche in queste emergenze, ecco servita la polemica tra Palermo e Catania, in salsa aeroportuale. Il direttore generale di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, Natale Chieppa fa sapere che “Accetteremo venti voli ex Catania per domani e nessuno da venerdì a domenica”. Infatti “il rischio è compromettere la qualità dei servizi” dello scalo palermitano.
Ci mancherebbe pure, aggiungiamo noi, che fra i due scali, che non si coordinano, non si parlano e non interagiscono se non per rivendicare primati di passeggeri a loro favore, si riesca a condividere addirittura un disagio. Alla faccia degli utenti e, soprattutto, dei turisti. Quelli che, a chiacchiere, tutti vorremmo tutelare e porre alla base della nostra Asfittica economia…. A proposito: a cosa serviranno le 24 nuove corse ferroviarie istituite a servizio del Falcone-Borsellino?
Schifani bacchetta Gesap
Nel pomeriggio è arrivata la ferma contestazione nei confronti di GESAP da parte del Presidente della regione, Renato Schifani:
«Non posso che stigmatizzare l’atteggiamento della direzione generale dell’aeroporto di Palermo che, senza un doveroso confronto con gli organi di controllo, ha dichiarato di non accettare più voli destinati originariamente allo scalo di Catania, ingenerando così uno stato di allarmismo e tensione sociale in quanti hanno scelto di trovare in Sicilia, simbolo dell’accoglienza, un luogo ideale per le vacanze».
«In un momento in cui il sistema dei trasporti aerei in Sicilia – continua il governatore dell’Isola – è fortemente messo a rischio, dopo l’incendio che ha parzialmente danneggiato lo scalo di Fontanarossa, condizionando non solo la mobilità dei cittadini, ma anche incidendo fortemente in un comparto vitale dell’economia siciliana come quello turistico, non può che richiamarsi tutto il sistema della mobilità a porre in essere ogni sforzo necessario a superare la criticità del momento, in una logica di leale collaborazione istituzionale».
«Voglio richiamare tutti – conclude il presidente della Regione – al senso di responsabilità comune e vigilerò su atteggiamenti e decisioni unilaterali lontani dallo spirito di cooperazione sociale che possano arrecare grave pregiudizio al superamento dei disagi di questi giorni».