LE DENUNCE DELLE LUCARELLI E LE MALDESTRE REPLICHE DEL SINDACO PORTANO ALL’ATTENZIONE NAZIONALE QUANTO AVEVAMO EVIDENZIATO SU NOTO

Lo confessiamo senza alcun timore: le denunce della Lucarelli non ci sorprendono affatto. Anzi, per quanto ci riguarda, era solo questione di tempo. Troppi vip hanno frequentato la città barocca perchè il degrado in cui versa rimanesse nascosto.

Sicilia in Progress, come sapete, lo aveva denunciato in tempi non sospetti, beccandosi le rampogne dello stesso primo cittadino, insieme alle tante manifestazioni di approvazione da parte di tantissimi netini. Gente laboriosa e sana, che negli ultimi decenni ha fatto uno sforzo enorme per accrescere l’immagine della città agli occhi della ribalta internazionale, dopo i tristi anni che seguirono il terremoto di Santa Lucia, nel dicembre 1991. E che ora, dopo esserci faticosamente riusciti, temono di vedere andare in fumo un sapiente e faticoso lavoro di ricostruzione, fisico e di immagine, a causa della cattiva amministrazione.

Se c’è un motivo per cui questa comunità debba sentirsi “offesa e tradita” è la cattiva amministrazione e la noncuranza di chi dovrebbe governare il territorio, mantenendolo all’altezza della sua meritatissima fama.

Nascondere la polvere sotto il tappeto, e cercare di far tacere le voci di chi denuncia certe situazioni intollerabili, è un gioco che, prima o poi, si ritorce contro chi lo mette in atto. Oggi, grazie al coraggio ed all’intransigenza di una coraggiosa e famosa giornalista, il re è nudo.

Selvaggia Lucarelli, come tanti, aveva creduto che la condizione reale di Noto fosse pari alla sua splendida immagine; ha dovuto ricredersi. Perchè l’immondizia, le erbacce e lo stato di degrado di campagne e città, a Noto, è reale, palpabile ed insopportabile. Una “disgraziata esperienza”  come dice il sindaco, che i netini sono costretti a vivere ogni giorno, da anni. Così come è indubbiamente carente il servizio di chi dovrebbe raccoglierla, quella immondizia, pagato dal Comune con i soldi dei cittadini. O sorvegliare che la stessa non venga abbandonata ad ogni angolo di strada: cose reali, che tutti possono vedere e verificare, non invenzioni o esagerazioni giornalistiche. Se ne faccia una ragione, il primo cittadino.

Piuttosto, si metta a lavorare per risolvere, finalmente, questi problemi. Con i fatti, non con le chiacchiere da tastiera. Ha ancora 55 giorni, prima della fine della sua ormai decennale sindacatura, che più di qualcuno aspetta con ansia. C’è ancora tempo per chiudere, non diciamo  in bellezza, ma dignitosamente, questa “disgraziata esperienza”.