L’ Officina Nazionale Attività Industriali (ONAI) di Carini (PA) rappresenta un punto di riferimento per i rotabili ferroviari a livello nazionale

di Federico Zanchetta

Da un pò di tempo in provincia di Palermo, è ripreso un certo fervore ferroviario, dopo quasi un decennio di una modesta (attività),finalmente è arrivata l’ora della svolta. In Contrada Olivelli Pistone, nel comune siciliano carinese a circa una quindicina di kilometri dal capoluogo regionale, ormai dal 1964 vi è uno stabilimento che occupa una superficie di circa 93.500 metri quadrati, di cui 25.000 mq coperti. Munito di un fascio binari utile a prove dinamiche e ricovero mezzi.

Ricapitoliamo la storia:

La regione siciliana nel 1963,costituì la Sicula Metalmeccanica S.P.A, un azienda atta alla costruzione di rotabili ferroviari, nel 1974,diventò  AERSIMM S.P.A, lavorando anche nel settore aeronautico. Negli anni 80 diventava IMESI S.P.A sotto il gruppo EFIM, dedicandosi esclusivamente al materiale ferroviario e la regione cedeva il 51 % delle azioni al nuovo gruppo entrante. Gli anni 90 portavano lo stabile alle dipendenze della BREDA COSTRUZIONI FERROVIARIE S.P.A, mentre la BCF S.P.A rilevava il rimanente delle azioni in mano alla regione. Nel 2001 la BREDA FERROVIARIA si fondeva con l’ANSALDO TRASPORTI diventando ANSALDOBREDA S.P.A.

Nel 2004 ANSALDOBREDA S.P.A cedeva due terzi di stabilimento alla KELLER ELETTROMECCANICA S.P.A. Arrivano gli anni più difficili, il lavoro diminuiva ,promesse mai mantenute di nuove collaborazioni, il proliferare anche di piccole industrie esperte in costruzione e manutenzione di rotabili ferroviari e la liberalizzazione di questo mercato, portano ANSALDOBREDA a cedere nel 2016 lo stabilimento ad RFI.

Nel 2016,RFI  acquisisce la struttura  con l’obbiettivo  di garantire l’efficienza dei propri mezzi di lavoro, e la professionalità specializzata nel settore. Tutto questo dovuto anche all’ inserimento  di operai “svincolati” già maestri in questa professione  delle ex ANSALDOBREDA e KELLER, soprattutto per essere già pronti per il vertice della produttività. Oggi, vi lavorano 141 dipendenti di RFI. Il valore dell’investimento complessivo ammonta  oltre i 7 milioni di euro, per la riqualificazione del sito. Le attività svolte  saranno:

  • manutenzione ciclica e straordinaria di rotabili d’opera RFI
  • attività di revamping
  • upgrade e costruzione
  • verifica all’integrità dei materiali
  • saldatura e verniciatura.

L’ONAI possiede già la certificazione per il Sistema Gestione Manutenzione e si appresta ad ottenere le certificazioni ISO 9001,nel settore delle costruzioni e UNI EN 150085 per processi di saldatura sui rotabili ferroviari. L’azienda, sicuro punto di riferimento per il compartimento di Palermo, è ritenuta una delle officine più importanti a livello italiano, proprio per le tecniche di lavoro eseguite nello stabilimento.

Lavori di manutenzione anche a mezzi  ai quali si cerca di allungare il periodo di attività, come l’autoscala Keller K301,Saem S45 ,i caricatori strada rotaia Colmar T7000, l’autocarro con gru MM 140,il carro sestina, per il trasporto rotaie e i rimodernati  carri K12 inspection che i tecnici integrati dalle aziende dismesse conoscono come le “loro tasche”, e grazie alle moderne macchine diagnostiche potranno lavorarci al meglio.

Accurate ispezioni, che interessano numerosi e molteplici componenti, come la funzionalità della cabina, cassa e telaio, compresi tutti i sistemi di bordo, le apparecchiature di comando e controllo, gli impianti di trazione, pneumatici e idraulici. Tutto ciò deve passare i parametri standard, necessari ad ottenere il certificato di conformità che la stessa azienda rilascerà a fine test, insomma promosso,o….rimandato!

Anche i rimandati potranno avere gli eventuali “esami di recupero” come la saldatura e verniciatura, grazie ad un accurata verifica potranno alla fine circolare anche loro. Non solo rotabili ferroviari, l’impianto siciliano si è incaricato anche di costruire e certificare  le rampe da marciapiede per la salita e discesa per persone a mobilità ridotta sui treni del trasporto regionale. Sempre rivolta ai disabili, la manutenzione dei vari elevatori presenti nelle stazioni isolane, anche questi ovviamente verranno sottoposti ad esame certificato per poter essere idonei all’uso.

A breve, verrà ultimato il raccordo ferroviario che tornerà a collegare lo stabilimento al Passante ferroviario, all’altezza della fermata Carini Torre Ciachea, come era in origine, senza dover trasbordare il materiale sugli automezzi. E’ previsto anche l’ampliamento dell’azienda con un capannone dedicato al tornio, anche esso, coperto. Addirittura un adeguamento sismico per proteggere l’incolumità dei fabbricati già in piedi e produzioni a risparmio energetico secondo i nuovi standard eco sostenibili.

Numerose saranno le nuove lavorazioni, intanto è previsto il revamping di 81 carri MM 140-MM87,carri tramoggia, manutenzione alla macchina Cometi 180 e l’autoscala Fipem. La vera ciliegina sulla torta sarà la costruzione di 7 convogli diagnostici  ultrasuoni  ver la verifica dello stato dei  i deviatoi. Un’azienda innovativa tutta siciliana, che darà certamente vanto e lode all’operatività lavorativa in tutta Italia e magari anche…nel mondo.