NUOVI BUS A PALERMO, MA RESTERANNO IN AUTORIMESSA: MANCANO  GLI AUTISTI

Come riportano gli organi di stampa, a Palermo arrivano nuovi bus. E sono tanti.

Lo scorso mese di luglio sono state presentate 33 nuove vetture, fra cui 10 autosnodati. Mezzi acquistati grazie ai fondi europei del Pon Metro, a trazione diesel a bassa emissione (Euro 6).

Con una determina del dirigente dell’ufficio Mobilità urbana, Sergio Maneri, lo scorso mese di gennaio è stato disposto l’acquisto, dal fornitore Industria Italiana Autobus SpA, di 22 autobus urbani di otto metri, alimentati a gasolio e di 38 autobus urbani di 12 metri, alimentati con gas naturale metano. Per questi acquisti la spesa ammonta complessivamente a oltre 17 milioni di euro (17.230.289,10), su finanziamento con fondi Po Fesr Sicilia 2014-2020.

Nei giorni scorsi, con un finanziamento approvato oggi dal Ministero della Mobilità Sostenibile sono stati assegnati al Comune di Palermo 88.799.368€  per l’acquisto di nuovi mezzi ad emissioni zero con alimentazione elettrica (a batteria) o ad idrogeno (a celle) per il servizio pubblico. Il Comune di Palermo deve acquistare per AMAT entro il 31-12-2024, come numero minimo obbligatorio,  33 autobus; altri 125 dovranno essere acquistati e messi in servizio entro il 30-6-2026 .

La domanda che sorge spontanea è la seguente: che ne faranno di tanti autobus i tecnici AMAT? Non che siano pochi, per una città come Palermo, che per dimension ne richiederebbe almeno 500, ma diventano addirittura inutili se non si mette mano al problema dei problemi: l’incredibile carenza di autisti.

Basti pensare che, da voci interne, i numeri che ci arrivano sono quotidianamente di 50-60 autobus in circolazione, soprattutto nelle ore pomeridiane, quando buona parte degli autisti rientra a casa non svolgendo il turno pomeridiano. Ma si riesce a fare di peggio, molto peggio: una delle ultime domeniche si è arrivati a sole 19 autovetture in circolazione. Ma anche con il “pienone” di addetti alla guida, non si superano praticamente mai i 150 mezzi in circolazione.

Il famoso concorso, che prevede 100 nuove assunzioni, quando finalmente sarà concluso, riuscirà a malapena a coprire i pensionamenti, le promozioni ed i cambi di mansione che hanno falcidiato e che continueranno a falcidiare il numero di autisti a disposizione.

Con buona parte del parco autobus non utilizzato, con centinaia di mezzi già fermi ancorchè nuovi di zecca, che se ne faranno quelli di AMAT di questi nuovi acquisti?