IL “CASO PALERMO” E’ FATTO ANCHE DI QUESTE IMMAGINI: DEGRADO ED ABBANDONO IN PIENO CENTRO
Colpisce la quantità di immagini che ci pervengono da associazioni e privati cittadini, quasi sempre sullo stesso tema: il degrado della città di Palermo. Un vero e proprio “caso” di cattiva gestione della cosa pubblica, a nostro avviso di rilevanza nazionale: siamo sicuri, che, ben presto, se ne parlerà nei notiziari diffusi in tutta Italia, come è già successo per altre vergognose vicende, tipo quella del cimitero dei Rotoli.
Nelle immagini, pervenuteci dall’Associazione Comitati Civici che ringraziamo, zone centralissime della città, dove tuttavia non è difficile vedere scene di degrado degne della peggiore periferia abbandonata. L’abbandono indiscriminato dei rifiuti interessa persino le immediate adiacenze del Politeama, laddove, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, dovrebbe essere creata sorgere una “rambla” palermitana dove cittadini e turisti avrebbero potuto passeggiare allegramente tra il mare ed il centro città.
Invece ci tocca riferire dell’ennesima discarica, proprio alle spalle del secondo teatro cittadino, un tempo utilizzato per gli spettacoli circensi, capolavoro del Liberty. In una zona che accoglie numerosissimi turisti, sbarcati dalle tante navi da crociera che fanno scalo nel nostro porto, abbiamo collezionato l’ennesimo grave danno di immagine, oltre ai danni di carattere igienico per i residenti.
In un’altra zona limitrofa e centralissima, piazza Vittorio Emanuele Orlando, insieme alla classica sporcizia, è facile scorgere altri cumuli di immondizia, proprio dove sorge il tempio della legalità: il Palazzo di Giustizia. eppure quell’area, dove oggi sorge un parcheggio sotterraneo, è stata oggetto di interessanti lavori di riqualificazione urbana, al fine di restituire ai cittadini quella che un tempo era una piazza lastricata dalle lamiere di centinaia di automobili posteggiate selvaggiamente.
L’ennesima occasione perduta di una città che non sa crescere
E che dire della foto successiva, realizzata a due passi dallo splendido Palazzo Reale, le cui fondamenta risalgono ai tempi dei Fenici, divenuto in seguito sede del più antico Parlamento del mondo? In primo piano, ai piedi della scalinata che da piazza del Parlamento porta alla Cappella Palatina, davanti lo sfondo delle splendide architetture Arabo-normanne, giacciono due bidoni da plastica, abbandonati colà da tempi immemori.
Data la natura dei rifiuti, escludiamo che li abbiano lasciati li i nostri progenitori del vicino Oriente, e che quindi abbiano un qualsivoglia valore storico-monumentale. Pertanto andrebbero tolti da li, sempre che non si aspetti che si “storicizzino” entrando a far parete del contesto circostante….
“Da qualche giorno in via Rocco Jemma di fronte al numero civico 106, giace a terra un contenitore per abiti usati, distrutto, inutile, dannoso visto che viene vandalizzato da gente alla ricerca di merce da rivendere. Oltre a questo, vi sono 2 contenitori in eternit pericolosi per la salute pubblica, e tanta immondizia da “contorno”.
Ci troviamo peraltro in un’area frequentatissima, a ridosso della scuola Rosolino Pilo: non sarebbe il caso di intervenire con una bonifica d’urgenza e con l’istituzione di controlli anche a distanza?










Nelle immagini in alto, degrado e rifiuti | nella zona di via R. Jemma |
Insomma, questi spettacoli agghiaccianti e squallidi continuano a moltiplicarsi sotto gli occhi attoniti dei cittadini, nell’indifferenza di un’amministrazione ormai al collasso.
E non si tratta solo di rifiuti, ma dell’abbandono totale del patrimonio di arredo urbano cittadino, fatto di marciapiedi resi ormai impraticabili non soltanto per la presenza di spazzatura ammassata ovunque , ma anche per le erbacce che li invadono. Impossibile il transito in sicurezza dei pedoni, soprattutto di quelli più indifesi (disabili, bambini e anziani).
Spesso i marciapiedi, ma anche le strade limitrofe, sono stati letteralmente sventrati dalle radici degli alberi: è il caso di via Monte San Calogero, di cui abbiamo spesso testimoniato, senza alcun riscontro. Nelle foto seguenti, riportiamo invece quanto è accaduto ai marciapiedi di via Libero Grassi.
Per completare l’opera, accanto ad abbandono e degrado, non mancano neanche gli atti di vandalismo: ecco quindi i paletti dissuasori rotti, mai sostituiti, come quelli segnalati in Piazza Magione, visibili nelle foto seguenti.
Palermo | Degrado ed abbandono, | reportage fotografico |