PASSANTE, LA SCOPERTA: I TRENI SCOPPIANO. NOI LO RIPETIAMO DA 3 ANNI…

E’ dal 2019, ovvero da subito dopo l’entrata in esercizio del passante ferroviario (8/10/2018) che lo ripetiamo continuamente, fino alla nausea: troppi pochi treni sul passante ferroviario, ovvero su un asse ferroviario che potenzialmente potrebbe raccogliere 4.000 utenti l’ora ( quasi 90.000/giorno complessivamente, nostro studio su rilievi del 2019, pubblicato nel marzo 2020 su “Tecnica professionale” a firma dell’ing. trasportista, dottore di ricerca Roberto Di Maria). Ma due treni l’ora, ovvero l’attuale offerta, non sono in grado di spostarne neanche 1000.
L’articolo di Palermotoday di ieri (link in coda) scoprirebbe l’acqua calda, se non fosse per il Covid. Infatti, è soltanto per la pandemia che nel 2020 e nel successivo anno la limitazione degli spostamenti abbia consentito di viaggiare decentemente, pur con i treni sempre discretamente pieni. Con la fine dell’emergenza sanitaria, era evidente che si sarebbe tornati alle scene che abbiamo visto con i nostri occhi, e testimoniato su queste pagine: treni stracolmi e gente costretta ad aspettare in banchina il convoglio successivo.
E non ci si venga a dire che non si possono aggiungere nuovi treni: al proposito, Trenitalia e la Regione fanno presto a dare la colpa al contratto di servizio. Peccato che quel contratto lo hanno firmato loro (senza, evidentemente, alcuna previsione sull’entità dell’utenza, almeno nelle aree metropolitane), e può essere tranquillamente rimodulato. Ed è quello che chiediamo da sempre, facendo sentire la nostra voce anche al Tavolo tecnico regionale, persino con note firmate da enti, associazioni e comitati dei pendolari tra cui Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer e ADOC Sicilia.
La nostra proposta, peraltro, è risaputa; raddoppio delle frequenze, fino ad un treno ogni 15 minuti, a partire dalla tratta urbana, ovvero da Palermo C.le ad Isola delle Femmine (scritto nero su bianco nella pubblicazione sopra e riportata nel link). Tratta che, guarda caso, Trenitalia scopre (solo oggi) essere la più satura.
Si intervenga subito, quindi, e la si smetta con la scemenza del treno veloce ogni due: follia che toglie servizi preziosi laddove già sono scarsi, per far guadagnare 10 minuti al 15% scarso di utenti del passante che deve prendere l’aereo al Falcone-Borsellino. E che perde, mediamente, 2 ore solo per controlli, check in ed imbarco.
Sindaco Roberto Lagalla ed assessore Maurizio Carta, se ci siete, battete un colpo. Il nostro studio è anche a vostra disposizione. Ed è gratis.
P.S.: due treni minuetti uniti, ovvero la geniale soluzione di Trenitalia, trasportano 2x 345= 690 passeggeri. Rispetto al Jazz, che ne porta 471, si ha un incremento dell’offerta di soli 219 posti a convoglio, ovvero, al massimo, 438 posti/h, passando da 942 a 1380 posti/ora. Di fronte ad una domanda pari almeno a 4000, basteranno?