E’ disponibile on line [ http://www.gare.rfi.it/cms-file/allegati/gare-rfi-2014/DAC_0125_2019_Esito.pdf?fbclid=IwAR3MRlDQsFvE2wrzL6xMB40n39J9Gn_lQIRf8GojkoLePXylAlKJzqmGdBY ] l’esito della Procedura negoziata, interamente gestita con sistemi telematici, per l’assegnazione dei lavori relativi alla demolizione dei fabbricati di vicolo Bernava, per l’importo a base d’asta di € 930.195,36 di cui ben € 326.996,01 per oneri inerenti la sicurezza nella esecuzione dei lavori. Cifra quest’ultima giustificata dalla condizione precaria degli edifici da demolire, già evacuati per evidenti problemi strutturali.

 

Come si può leggere nell’avviso, non è pervenuta alcuna offerta e, pertanto, la gara è stata dichiarata “senza esito”. Nei prossimi giorni si deciderà come procedere per affidare i lavori: l’ipotesi più probabile è la ripetizione dell’avviso, allargando la platea delle imprese invitate. Peraltro, si dovrà procedere con sollecitudine al fine di garantire il ripristino della sicurezza in tutta l’area e consentire, di seguito, l’appalto delle opere di completamento della galleria. Queste ultime verranno realizzate a cielo aperto, ovvero scavando una trincea per poi realizzare sul fondo la struttura di rivestimento della galleria, che sarà poi ricoperta. Solo un breve tratto sarà realizzato “a foro cieco” ovvero scavando da uno dei fronti dei tratti già pronti.

 

Tornando all’appalto per le demolizioni, avevamo anticipato su Palermo in Progress (https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=915462312163732&id=588877628155537) che l’invito a presentare offerte era stato inviato a tutte le ditte con sede in Sicilia in possesso della relativa categoria di lavori ed importo. Per quanto ci consta, si trattava di almeno 12 imprese, tra le quali nessuna ha ritenuto di presentare un’offerta; probabilmente, l’entità e la complessità dei lavori da realizzare ha dissuaso gli invitati. Presto, quindi, apprenderemo gli ulteriori sviluppi e vi terremo informati.

 

La galleria in oggetto, a binario unico, fa parte di un tratto di raddoppio compreso tra Orleans e Notarbartolo del Passante ferroviario. Attualmente, l’esercizio tra le due stazioni è effettuato sul binario che corre nella vecchia galleria “Re Federico” realizzata negli anni ’60 per l’interramento della linea storica, che correva in superficie attraversando con dei passaggi a livello diverse vie cittadine, come via D’Ossuna e corso Finocchiaro Aprile. Ed è proprio al di sotto di questo tracciato, che descrive una doppia curva, che si è pensato di realizzare il raddoppio, scavando questa galleria con il metodo tradizionale: un pre-consolidamento del fronte con iniezioni cementizie (jet grouting) e successivo scavo in sicurezza all’interno dell’ammasso consolidato.

 

Durante questa fase, a soli 60 metri dalla conclusione, in galleria si sono riversate enormi quantità di acqua, permeata nonostante il jet grouting: era il 10 giugno del 2012. Di conseguenza, si è registrato in superficie un abbassamento non previsto del suolo che ha interessato le fondazioni degli edifici circostanti, caratterizzati da strutture molto datate. Oltre al fermo dei lavori, ciò ha causato la dichiarazione di inagibilità ed il successivo sgombero dei residenti, tuttora ospitati in strutture alternative.