Salta anche l’ipotesi dell’impianto al centro commerciale “Conca d’Oro”
Doveva essere realizzata a seguito di un accordo pubblico-privato con la società di Maurizio Zamparini, ex patron del Palermo Calcio. Era stato assicurato dall’assessore comunale allo sport l’inizio dei lavori in estate ed inaugurazione della struttura entro ottobre. Non sappiamo dirvi in quanti ci avevano creduto: non certo chi scrive, che un pò di Opere Pubbliche ne mastica.
Come riportato dal Giornale di Sicilia e da Blogsicilia non è stato rilasciato nemmeno il permesso di costruire: il progetto sembra più che saltato.
L’opposizione, ovviamente, accusa la Giunta Lagalla di “l’improvvisazione e l’incapacità” . Tecnicamente, sembra sia stata riscontrata una difformità tra quanto previsto nella convenzione siglata nel 2006, che prevedeva una vasca da 50 metri, tribune per il pubblico e campi da calcetto, ed il progetto rivisto nel 2009 che riduceva l’opera con una piscina più piccola da 25 metri e campi da padel.
Come tutto questo potesse realizzarsi in due mesi, agosto compreso, rimane un mistero per noi semplici ingegneri civili con 30 anni di esperienza alle spalle. Ma il problema non si pone, dato che non se ne farà nulla, come era prevedibile date le fumose premesse.
E poi, è stato scoperto un altro problema non da poco: il nuovo progetto, infatti, sarebbe illegittimo, secondo il presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo, perché approvato dalla sola Giunta dell’epoca senza passare dal vaglio del Consiglio. Non proprio un dettaglio: siamo all’ABC del diritto amministrativo, trattandosi, con tutta evidenza, di materia urbanistica di competenza esclusiva dell’organo collegiale elettivo.
Da qui lo stop all’iter burocratico “in attesa di chiarimenti”. All’assessore allo sport Alessandro Anello non resta che annunciare il ricorso alle strutture private per garantire spazi acqua alle società sportive. I palermitani, intanto, si preparano a due anni difficili, senza piscina comunale.
Alla faccia della “citta europea” che conta “un milione di abitanti” ed altre sciocchezze elargite a piene mani, ormai da decenni, dalla classe politica di casa nostra. Quando si passerà dai proclami, peraltro improvvidi, ai fatti, per questa città (e non solo) sarà sempre tardi.