Ci hanno spiegato che le nuove piste ciclabili di Palermo, tanto discusse, sono ancora un cantiere in corso. Ebbene, non volendo entrare per l’ennesima volta nel merito dell’opera, di cui abbiamo già discusso anche sui luoghi, volevamo capire di che cantiere si trattasse, ed a quali regole rispondesse.

 

Non ci è parso, infatti di vedere nelle tante foto che sono circolate ciò che prevede il codice della strada, o, più esattamente, il “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo.” di cui al Decreto 10 luglio 2002 del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Un Decreto molto accurato, che prescrive gli schemi di cantiere per ogni tipo di situazione. In ambito urbano, le strade in cui si è operato sono classificabili come “strade di quartiere” ovvero E, mentre i cantieri vanno intesi come “fissi” (lo sono quelli che superano la mezza giornata). In questi casi si dovrebbe operare come dallo schema riportato di seguito (Tav. 84), che adoperiamo in via esemplificativa, essendo in realtà dedicato a strade urbane di tipo E o F a doppio senso di circolazione; tuttavia, come vedremo, non cambiano le prescrizioni minime. Ovvero, cartelli di lavori in corso con luce rossa, riduzione velocità, restringimento carreggiate a monte del cantiere; delimitazione con barriere a strisce oblique bianche e rosse per tutto il perimetro del cantiere su strada; delineatori flessibili (i lavori sono durati certamente più di due giorni) e 2 frecce direzionali oblique dotati di luci gialle. Rispetto allo schema che vediamo, nelle strade a senso unico sono superflue solo le linee di mezzeria.

Vorremmo sottolineare che quanto indicato di seguito risponde a precisi obblighi di Legge. Per l’esattezza riportiamo il par. 9 del Disciplinare tecnico, che tratta i cantieri fissi.

9. CANTIERI FISSI

Un cantiere è detto fisso se non subisce alcuno spostamento durante almeno una mezza giornata

9.1 Segnaletica in avvicinamento

Si compone, secondo i casi, di:

Sul lato destro:

– un segnale “lavori” o “altri pericoli” con eventuale pannello integrativo;

– segnali di “riduzione corsie” con pannello integrativo di distanza;

– segnali di “divieto di sorpasso” e “limite massimo di velocità”;

– altri segnali di pericolo o di prescrizione ritenuti necessari;

– eventuali segnali di preavviso e direzione in caso di deviazione.

9.2 Segnaletica di posizione

Essa comprende:

-Uno o più raccordi obliqui realizzati con barriere, coni, delineatori flessibili o paletti di delimitazione integrati da segnali di obbligo o delineatori di curva provvisoria;

-Una delimitazione longitudinale costituita normalmente da coni o delineatori flessibili opportunamente spaziati tra loro;

-Eventuali ulteriori segnali di pericolo e prescrizione ripetuti nel caso di cantieri molto estesi (ogni volta che il tratto di strada interessato è più lungo di 1,0 Km).

9.3 Segnaletica di fine prescrizione

La fine delle prescrizioni è segnalata con uno o più segnali di “fine prescrizione”

ovvero con gli appropriati segnali relativi alle prescrizioni valide sulla strada a

valle del cantiere.

Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo (D.M. 10/7/2002. Tavola 84, schema di cantiere per strade urbane, situazione assimilabile alla esecuzione delle piste ciclabili a Palermo.

Eccovi quindi, di seguito, un paio di recentissime ed eloquenti immagini delle piste ciclabili in corso di realizzazione ed altre schematizzazioni predisposte da amministrazioni pubbliche, facilmente reperibili sul web.

 

Se non vediamo quanto sopra abbiamo brevemente descritto, a parte qualche raro elemento di recinzione qua e la che, però, non capiamo bene cosa recinga (foto 2), ci chiediamo: che tipo di cantiere è? Cosa ci sfugge, che risponda al Codice della strada ed al relativo Disciplinare di cui al DM 10/07/2020, che sia stato posto a protezione del cantiere e dei terzi, automobilisti, pedoni e ciclisti stessi?

Palermo, via Boris Guliano, pista ciclabile in fase realizzativa.[spacer height=”40px”]
Pista ciclabile in via P.pe di Villafranca. Di fianco, alcune, sporadiche, barriere. Che appaiono deformate e con incomprensibili nastri bianco-rossi appesi
 

Di seguito, alcune interessanti tavole tratte da una pubblicazione della AUSL di Ferrara sulla Sicurezza nelle strade urbane, che sintetizza gli elementi da posizionare e come farlo (fonte www.ausl.fe.it)