PER IL PONTE CORLEONE NON SI PREVEDONO SOLUZIONI A BREVE. MA LA GENTE NON CE LA FA PIU’. I NOSTRI SUGGERIMENTI

E’ di un paio di giorni fa la notizia della chiusura del collegamento tra la corsia laterale di valle e la carreggiata in direzione Trapani della circonvallazione, all’altezza del Ponte Corleone (QUI una nostra inchiesta).

Ciò per evitare la formazione di un intasamento proprio all’ingresso del Ponte (VIDEO qui), e consentire una confluenza più scorrevole facendo confluire qualche chilometro prima il traffico tra le due carreggiate. In tal senso, è stato individuato lo svincolo di Bonagia, al quale gli automobilisti perverranno tramite la stessa carreggiata laterale, divenuta percorribile a doppio senso di circolazione.

In realtà, si tratta di un intervento chiesto già da mesi, ovvero da quando erra stata limitata la circolazione ad una corsia anche nella carreggiata in direzione opposta. Ma alle richieste avanzate dai tecnici sono cadute nel vuoto, almeno fino all’intervento di cui accennavamo sopra. Motivo? A quanto sembra del comune, che avrebbe trovato difficoltà persino nello spostamento di un paio di barriere New Jersey necessarie ad incanalare il traffico ed impedire la confluenza nel punto più critico. Di ciò, finalmente, è stato incaricato il COIME.

Nel frattempo, sulla  base di una precedente ordinanza comunale, sarà chiuso anche il varco di accesso alla carreggiata centrale da quella laterale di monte, in direzione Messina, davanti al Baby Luna. Tutto questo mente i gestori del bar lamentano i mancati incassi (oltre il 70%) a causa della caotica condizione del traffico ma, a varco chiuso, sarà  pressochè impossibile raggiungere l’esercizio commerciale da parte degli automobilisti in transito.

Insomma, guai su guai in quello che è diventato improvvisamente, dopo decenni di abbandono, lo scandalo stradale più imponente di Palermo, e non solo. Questo problema è già salito agli “onori” della cronaca nazionale (basti pensare a “Striscia la notizia”) e non passerà molto per vedere questa scandalosa situazione nuovamente all’attenzione di giornali e TV di mezzo mondo.

E’ il problema minore, in realtà, per i palermitani ormai alle prese quotidianamente con le ore di code per transitare sul ponte, in una direzione o nell’altra. Mentre ancora aspettiamo l’esito delle ennesime indagini (di cui abbiamo riferito nel nostro reportage) ma non sappiamo quando inizieranno, finalmente, i lavori per il risanamento delle strutture portanti. E neanche se il ponte sarà interamente (ne dubitiamo) o in parte percorribile durante i lavori.

Nessun segnale proviene per un’eventuale stralcio del nuovo ponte bimodale da realizzare nell’ambito della linea “D” del tram. Ipotesi che avevamo avanzato pur consci che i tempi per la sua realizzazione non sarebbero stati cortissimi. Eppure, con un progetto definitivo pronto, era una strada che si può e , a nostro avviso, si deve percorrere. Anche perchè la tabella di marcia che abbiamo previsto, non è certo da meno: responso delle indagini a fine febbraio, progetto redatto ed affidato entro l’anno, fine lavori entro il 2023.

Mentre, nel frattempo, viene rispolverata l’ipotesi tangenziale, utilissima e da noi caldeggiata in tempi non sospetti, oggi finalmente riproposta a livello di Presidenza della Regione. Un’ipotesi che, però, non è praticabile nel breve o medio termine.

In assenza di altre alternative, non resta altro, che pazientare qualche mese, sperando che le previsioni da noi anticipate vengano non solo rispettate, ma possibilmente anticipate; ad esempio approvando la progettazione entro giugno e programmando i lavori perchè si concludano entro il 2022. Follia pure, ma noi siamo “in progress” e siamo obbligati a crederci.

Fermo restando che, in una città normale, occorre comunque pensare a realizzare le infrastrutture alternative sopra accennate: non vorremmo ritrovarci punto e daccapo nel giro di qualche anno, ovvero ogni volta che, per qualche motivo (vedi tappo LIDL), si deve deviare il traffico della circonvallazione…