Riceviamo e condividiamo il comunicato di Rete Civica per le Infrastrutture, in cui si annuncia una manifestazione a Messina il 31 luglio per sollecitare la realizzazione del Ponte sullo Stretto
BASTA RAZZISMO E QUALUNQUISMO CONTRO IL SUD E LA SICILIA.
Amici siciliani e calabresi:
Ora che appare imminente l’arrivo di 172 miliardi dall’Unione Europea, una quantità di denaro come mai prima, il governo studia come accrescere il distacco socio economico del SUD con il resto dell’Europa, mostrandosi privo di una strategia in grado di risolvere la storica divisione del Paese: al NORD la ricchezza al SUD le colonie.
Un’occasione del genere non capiterà mai più: se non si immagina come sarà il Mediterraneo nei prossimi decenni e ci si riduce a offrire qualche elemosina per riparare le buche delle autostrade, le tensioni sociali saranno inevitabili.
Su 130 opere per rilanciare il paese quelle strategiche sono solo al Nord, lasciando sempre più indietro parte del Sud. Al Nord la Gronda di Genova, la diga foranea, il nodo ferroviario e il Terzo Valico di Genova, le Pedemontane lombarde e venete, i trafori del Brennero e del Frejus, l’AV da Trieste a Venezia a Torino, l’AV Roma-Pescara e la Genova-Ventimiglia, la Codogno-Mantova e la Fortezza-Verona, la Roma-Latina e la Grosseto-Fano: appare criminale bloccare a Salerno la parte più meridionale del Corridoio Berlino-Palermo che l’Ue vuole sia completato entro il 2030, impedendo, per almeno un altro decennio, la crescita dell’estremo Sud in attesa di una grottesca analisi costi benefici, mai effettuata per opere ben più onerose, gravose e non redditizie del Nord Italia.
Per Sicilia e Calabria, non è previsto nulla di strategico. Solo qualche intervento scoordinato ed opere di completamento o qualche progetto molto in là da venire.
Incredibile spacciare per alta velocità il doppio binario sulla linea Palermo – Catania e Catania – Messina: un progetto già annunciato e finanziato dal governo Monti nel febbraio 2013. Quando sarà completata la linea Palermo-Catania-Messina, un palermitano arriverà a Messina nello stesso tempo di oggi, ad una velocità massima di 160 km/h, mentre al Nord si correrà a 350 km/h. Appare suggestivo definire la Caltanissetta – Agrigento o la Vittoria – Comiso o la Libertinia – Licodia strade strategiche mentre si abbandona il corridoio AV/AC Palermo – Berlino, che integrerebbe Sicilia e Calabria al centro dell’Europa, come via d’ingresso dall’Africa, trasformando i porti siciliani e Gioia Tauro in porti hub da miliardi di euro e centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Ed in questa logica appare desolante l’assenza del Ponte sullo Stretto immediatamente cantierabile per 8.000 nuovi posti di lavoro diretti e indiretti, unico vero strumento di lotta alla malavita organizzata, a costo 0 se realizzato con i fondi europei, formidabile strumento di miglioramento ambientale e di centralità mediterranea.
E’ venuto il momento di scendere in strada per lottare contro il razzismo delle lobby italiche e siciliane che condizionano i governi e l’incapacità dei nostri rappresentanti.
Se non ora quando?
Punto d’incontro venerdì 31 luglio 2020 dalla stazione marittima sino alla Prefettura di Messina per consegnare al Prefetto una lettera aperta al presidente del Consiglio al Presidente della Repubblica, ai presidenti di Camera e Senato. Dovrà essere l’inizio di una “rivolta sociale” in cui i ceti produttivi siciliani e calabresi tenteranno di prevalere sulla rassegnazione dei sussidi, dell’assistenzialismo clientelare e mafioso, sul razzismo imperante dell’abbandono del sud Italia al proprio destino di miseria e povertà.