LE LINEE FERROVIARIE CHE ABBIAMO PROPOSTO, INSIEME ALLA CALTAGIRONE-ENNA, SOTTOPOSTE A STUDIO DI FATTIBILITA’.
Ne avevamo ribadito la necessità solo qualche giorno fa, come opere da realizzare a medio-lungo termine per migliorare la rete ferroviaria siciliana. Il nostro articolo sul bilancio del 2021 e le proposte per l’anno in corso lo riporta chiaramente, ma rammentiamo che le stesse proposte sono inserite già dall’inizio del 2021.
Della Castelvetrano-Porto Empedocle potete vedere anche il nostro progetto, illustrato anche con un contributo video, nel nostro sito. La Ragusa-Vizzini è una linea che riuscirebbe, con un tracciato di una trentina di km soltanto, di collegare Ragusa al capoluogo etneo in meno di un’ora.
Anche la Caltagirone-Enna si pone nell’ottica di un ripristino dei principali collegamenti ferroviari nella Sicilia interna, riuscendo a rimettere velocemente in relazione il ragusano con il capoluogo di regione. Qualcosa che si pone nell’ottica di quanto abbiamo sempre sostenuto: la ferrovia va rilanciata, essendo definitivamente stata rivalutata per le sue caratteristiche di sostenibilità, capacità e velocità di trasporto.
In una regione con la rete stradale molto carente, la ferrovia si pone finalmente come vettore principale del trasporto passeggeri e, in futuro, anche merci. Proprio, come riporta un articolo de “La Sicilia”, leggiamo la notizia che il Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile ha deciso di considerare la possibilità di realizzarli, avviandone gli studi di fattibilità.
Speriamo, ovviamente, che gli studi di disposti dal Ministero per le Infrastrutture e le mobilità sostenibile abbiano esito positivo. Sarebbe una beffa, in un periodo di rilancio del trasporto su ferro, imposto anche dalla UE nella redazione del PNRR, che tali studi abbiano esito negativo, come avvenne, inopinatamente, qualche anno fa proprio con la Castelvetrano-Porto Empedocle.
Il clima definitivamente cambiato e la considerazione dei benefici indotti dalla ferrovia, tenendo conto dello scenario futuro e non di quello presente, come fatto erroneamente in tanti studi del genere, non può che confermare la convenienza del ripristino di questi collegamenti ferroviari. Parliamo di ripristino perchè, come sanno tutti gli appassionati di ferrovie, questi collegamenti erano una volta esistenti, poi furono dismessi, anzichè potenziati e riammodernati.
Seguiremo lo sviluppo di questi progetti e vi terremo puntualmente informati!