La società ungherese Adria port porterà un volume aggiuntivo di traffico pari a 300.000 Teu equivalenti ogni anno con un’elevata quota di trasporto ferroviario

 

Lo scalo di Trieste si appresta ad avviare i lavori destinati ad aggiungere nuova capacità portuale. Si tratta nello specifico del nuovo terminal multipurpose di Noghere per il quale un avviso della locale Capitaneria di porto informa che dal prossimo 2 settembre partiranno i lavori di costruzione presso il canale navigabile. Le opere dovrebbero terminare il 31 dicembre del prossimo anno.

I lavori di banchinamento sono affidati a un raggruppamento di aziende guidato da Taverna e di cui fanno parte anche Rcm Costruzioni e Vianini; il valore dell’appalto è di circa 33 milioni e comprende dragaggi e interventi di collegamento alla viabilità. Le “Opere preparatorie all’insediamento di attività logistiche e industriali in zona Noghere” erano stati invece affidati alle società Idea e Adriastrade per 15,1 milioni mentre il cantiere a mare è appannaggio della port authority giuliana e beneficia di fondi Pnrr per oltre 49 milioni di euro.

I lavori di banchinamento risulteranno in un accosto di 350 metri di lunghezza con una profondità di fondale da 11 metri. La riqualificazione dell’area ex-Aquila vedrà protagonista la società pubblica ungherese Adria port che opererà come terminalista e vedrà creare un corridoio intermodale diretto con l’Ungheria per l’import-export di merci.

Secondo i progetti banditi dalla port authority un anno fa, con il banchinamento parziale del terminal ro-ro Noghere nel porto di Trieste, l’ente stima “un volume aggiuntivo di traffico pari a 300.000 TEU equivalenti, con una quota modale ferroviaria pari a 2.500 treni/anno”. (Fonte: shippingitaly.it)