Sono oltre 10 mila le vetture autorizzate a percorrere gratis l’area del centro storico a traffico limitato. Alla faccia della limitazione all’uso dell’automobile

 

La città di Palermo e la sua Amministrazione salgono ancora una volta agli onori della cronaca, ben al di là dei confini comunali. Quello che sta emergendo supera i contorni del “caso” per assumere le sembianze di un vero e proprio scandalo.

Perchè i permessi per entrare gratuitamente all’interno della Zona a Traffico Limitato riguardano, secondo quanto rivela il sito gds.it, oltre alle forze dell’ordine, al personale che lavora al Palazzo di giustizia, ai mezzi del soccorso sanitario e a quello degli ospedali Civico e Policlinico, anche appartenenti alle stesse società partecipate, assessorati, Comuni della Sicilia orientale, le Ferrovie, l’Agenzia delle entrate, associazioni di volontariato, ambasciate, consoli onorari e la Diocesi.

C’è proprio di tutto: ben 432 pass per Amap, 148 per Amg, 649 per Amat che conta altri 300 accrediti in lista bianca. La Posta ne ha a disposizione 395, il corpo forestale 161. Ci sono anche le Città metropolitane e le ex Province. Ben 16 i pass concessi alla polizia municipale di Licata (sic!). Inoltre, sono ben 368 i titolari di cattedra dotati di pass. Per un totale di 9.830 autovetture esenti dal pagamento. Numeri “monstre” per una ZTL, che ne vanificano la ragione di esistere, che sarebbe quella di consentivi l’accesso ad un numero molto ristretto di mezzi su gomma.

L’opposizione attacca: la dichiarazione di Argiroffi (OSO)

La consigliera comunale del Gruppo OSO, Giulia Argiroffi, sul caso ci rilascia la seguente dichiarazione:

La Ztl di Palermo è nata male, con il sindaco Orlando che nel lontano 2015 sbottava in aula consiliare, ammettendo si trattasse di una “TASSA OCCULTA” per finanziare il tram, affare di cui da sempre denunciamo la natura dell’interesse tutt’altro che pubblico.
Che i numeri abbiano decretato il fallimento della ZTL è altrettanto noto con 3mln di introiti all’anno, a fronte dei 30 mln previsti. Che dietro questo introiti c’è il brutto imbroglio di un accordo con SISPI, la società partecipata che di quei 3 mln ha incassato quasi tutto, gestendolo con una strategica poca trasparenza, è altrettanto da anni da noi denunciato.

Ora emerge che oltre a tutta questa fanghiglia c’è anche tutto un giro di clientela fondato su pass ingiustificati e ingiustificabili, dimostra un’altra cosa molto grave: se orlando è stato il peggior sindaco che Palermo abbia avuto, Lagalla ha scelto spesso, troppo spesso, di garantire la continuità.

Il sindaco ed AMAT: “Stiamo verificando”

Il sindaco Lagalla, in un comunicato, fa sapere che: “Sul tema della razionalizzazione della lista bianca della Zona a traffico limitato, da giorni l’amministrazione è in costante contatto con l’Amat, avendo invitato l’azienda ad avviare un percorso di riordino degli accessi al perimetro della stessa Ztl. Pertanto, invito i vertici di Amat, impegnati da tempo al risanamento dell’azienda, a proseguire in modo attento e minuzioso questa attività, ponendo la giusta e dovuta attenzione, in particolare, a determinate categorie, a cominciare dai mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine“.

Dal canto suo, AMAT risponde: «Stiamo individuando il numero di macchine per ogni istituzione e il numero degli ingressi. Ovviamente, tutto ciò non vale per i mezzi delle forze dell’ordine – dice il presidente Giuseppe Mistretta – . Bisogna capire il fenomeno, ci vorrà un po’ di tempo ed è una questione delicata. La Ztl non può però diventare un ostacolo a chi per ragioni di sicurezza deve transitare facilmente».

Certamente, ma cosa c’entra l’accredito per la rappresentanza della ambasciata della Repubblica di Corea presso la Santa sede?

Seguiremo gli sviluppi di questo assurdo caso e vi terremo informati. Nel frattempo, non possiamo che prendere atto di quella che si delinea come l’ennesima applicazione fasulla dei criteri di sostenibilità applicati alla mobilità urbana. I quali, in questo come in altri casi, diventano l’ennesima occasione per fare politica, favorendo gli amici. Ai semplici cittadini senza santi in paradiso, il compito di sborsare l’ennesima tassa aggiuntiva, nel nome della vivibilità urbana.