A19, riapre tratto Resuttano-Irosa. Schifani: «Continua impegno per garantire autostrada efficiente» – Le nostre valutazioni

 

«Oggi è una bella giornata. Si restituisce ai cittadini un tratto di 4 chilometri di strada impegnata finora da interruzioni e riduzioni di carreggiata con doppio senso di circolazione. Siamo presenti per condividere questo momento positivo con l’Anas e con le imprese. L’impegno del mio governo continuerà affinché, con il commissariamento, si possa arrivare in tempi accettabili alla completa utilizzabilità di questa strada strategica perché collega la Sicilia orientale e quella occidentale. I cittadini non possono più attendere». 

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a margine della riapertura al traffico del tratto Resuttano-Irosa sull’autostrada Palermo-Catania, in direzione del capoluogo.

 

«Questo tratto della Palermo-Catania – ha aggiunto l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò – è fondamentale. Oltre quattro chilometri che vengono ripristinati sulla viabilità corrente e che faranno recuperare più di quattro minuti nei tempi di percorrenza sull’autostrada, in entrambi i sensi di marcia. La collaborazione tra Regione Siciliana, governo nazionale e Anas è sotto gli occhi di tutti. Stiamo lavorando ogni giorno perché i cantieri possano essere sbloccati, vediamo grande disponibilità sia di Anas che del governo nazionale. Siamo sulla strada giusta».

Per ANAS era presente il Responsabile della Struttura Territoriale Sicilia Raffaele Celia.

Il nostro parere

In un mondo normale, sarebbe assurdo organizzare certe cerimonie e lasciarsi andare a certe dichiarazioni. Il fatto che ciò avvenga, e veda coinvolti tranquillamente politici ed addetti ai lavori, ci fa comprendere quale sia il livello che abbiamo raggiunto: il minimo storico di razionalità, di senso civico, di orgoglio. Dispiace che ciò avvenga soprattutto al sud, dove queste scene si vedono sempre più di frequente, anche per cose persino meno rilevanti: chi vuole, può andarsi a rivedere (LINK) la nostra testimonianza sulla riapertura della Noto-Pachino, più che parziale: 1,5 km su 28. Durata, peraltro, l’arco di una mezza mattinata: da allora, nessun altro treno ha più percorso la “mini” linea.
Considerare un evento eccezionale, al punto da richiedere la presenza del Presidente della Regione, il termine di un’operazione di manutenzione straordinaria di una manciata di chilometri di autostrada, significa che si è perduto, oltre al senso del ridicolo, quello dell’ordinario, del dovuto, del normale.
Infatti, non è più normale niente dalle nostre parti: trovare un posto di lavoro, accedere ad un servizio sanitario, ottenere un documento d’identità. Perchè mai dovrebbe esserlo la manutenzione di un’opera pubblica che al suo interno vede aperti, da quasi un decennio, più di una ventina di cantieri?

I dettagli tecnici

I lavori, già da tempo completati sulla carreggiata in direzione Catania, sono stati eseguiti sui viadotti denominati “Irosa 1”, “Irosa 2”, “San Giuseppe”, “Palumba”, “Palumba 1” e “Palumba 2”, compresi tra i km 79,200 e 83,500.  I medesimi lavori sono stati portati a termine il 30 maggio scorso sulla carreggiata in direzione Palermo e, pertanto, tra gli svincoli di Irosa e Resuttano cessa il doppio senso di circolazione da 1,5 km precedentemente esistente.

Nel dettaglio, i lavori hanno comportato il rinforzo dello sbalzo delle solette degli impalcati, al fine di ottenerne la compatibilità con i nuovi cordoli in calcestruzzo armato di ancoraggio delle nuove barriere di sicurezza. Gli impalcati dei viadotti, inoltre, hanno beneficiato del rinforzo dell’intera soletta, della sostituzione dei giunti di dilatazione, nonché del rifacimento integrale dell’impermeabilizzazione e della pavimentazione.

Le pile e i pulvini dei viadotti, infine, hanno beneficiato di un risanamento corticale e sono stati rivestiti di adeguati intonaci e pitture protettive.  La tratta è anche oggetto di interventi di protezione delle pile in alveo dei medesimi viadotti, i cui cantieri, sebbene completati sui soli viadotti “Irosa 2” e “Palumba”, non hanno comportato e non comporteranno limitazioni alla viabilità.

La protezione delle fondazioni delle pile, realizzata in accordo con la competente autorità di bacino, è stata ottenuta tramite la realizzazione di gabbioni riempiti con pietrame e di soglie di fondo alveo sottofondate su micropali, interventi che hanno quindi consentito la regimazione dei tratti di fiume interessati dalla presenza delle pile dei viadotti, il cui impatto paesaggistico ed ambientale è stato adeguatamente mitigato.

L’importo totale degli interventi, ripartito in sei differenti appalti, ammonta a 23,5 milioni di euro.