DISSERVIZI SEMPRE PIU’ FREQUENTI PER I TRASPORTI PUBBLICI PALERMITANI – la nota dei sindacati FILT-CGIL FIT-CISL UIL-TRASPORTI FAISA-CISAL COBAS ORSA

Sempre più frequenti le segnalazioni che ci giungono di corse saltate, attese infinite, disagi diffusi. E’ il quadro desolante dei trasporti pubblici cittadini, gestiti dalla municipalizzata AMAT.

Corrono persino voci che qualche “scienziato” del trasporto pubblico di AMAT voglia ripristinare le linee “lunghe” per sopperire alla carenza di mezzi, allungando persino la 101, che collega la stazione Centrale con lo Stadio, l’unica linea che, dai primi anni’90, incredibilmente, continua a fornire un servizio accettabile. Scelte folli che non ci sorprenderebbero, alla luce di quanto evidenziato nel comunicato stampa di giovedì scorso a firma dei sindacati FILT-CGIL FIT-CISL UIL-TRASPORTI FAISA-CISAL COBAS ORSA, nel quale si denuncia la mancanza di mezzi causata dalla condizione critica della loro manutenzione.

E così, dopo anni di carenza di personale, dopo i recenti concorsi che hanno rimpolpato l’organico AMAT, questa volta a mancare sono i bus. O, per meglio dire, ci sono ma rimangono guasti in deposito. Al punto da contare in circolazione 65 bus in meno, mettendo a rischio soprattutto la linea 101, che attraversa tutto il centro città, e le linee periferiche. Per non parlare dei conti, costantemente in rosso, della municipalizzata.

Ecco cosa si legge nella nota dei sindacati FILT-CGIL FIT-CISL UIL-TRASPORTI FAISA-CISAL COBAS ORSA:

“Anche per oggi l’Amat di Palermo ha fornito alla città 65 bus in meno rispetto alla programmazione già di per sé insufficiente. Normalmente ne escono 30 in meno. Ieri, 48 in meno. E domani? Questi sono i risultati di alcune delle scelte aziendali irresponsabili che da tempo contestiamo. Sin dall’inizio di quest’anno, abbiamo spinto il cda dell’azienda ad accelerare sull’espletamento del concorso per gli operai d’officina, che invece è stato frenato e a oggi è stagnante. Col risultato di avere un’officina senza meccanici che si occupino della manutenzione dei mezzi. E gli autobus restano fermi in officina”.

La scelta del cda di allungare oltre giugno le procedure di selezione degli operatori d’officina “ha messo in ginocchio – dicono i sindacati – la manutenzione dei bus, non avendo più in organico da qualche mese i meccanici necessari”.

“Per tempo abbiamo ravvisato i pericoli di un crollo della disponibilità dei bus. Eppure – aggiungono i sindacati dei trasporti – questa amministrazione aziendale autoreferenziale sta proseguendo su una strada che sta portando l’azienda al dissesto del servizio, interessandosi al solo mantenimento di servizi in perdita e molto propensa a esternalizzare quanto più possibile. Servizi in perdita che andrebbero restituiti in capo al Comune, come il controllo della sosta tariffata, sulla quale si ventila un ulteriore utilizzo di forze esterne, in barba a tanti ausiliari tenuti a svolgere mansioni diverse dal loro profilo e che debbono tornare in strada anziché stare negli uffici”.

“Purtroppo, oltre al disagio procurato ai cittadini per la penuria di mezzi al loro servizio, tale condizione – aggiungono Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Cobas Orsa – sta peggiorando anche i conti coi quali ci si dovrà confrontare in sede di redazione di bilancio 2024, in quanto la soppressione di servizio attuale comporterà contestualmente minori risorse trasferite dal Comune e dalla regione siciliana. Con buona acquiescenza per i conti del Comune di Palermo che continuerà a risparmiare sulla partecipata di trasporto. Ma il prezzo lo sta pagando la qualità e la quantità di servizio ai cittadini e la sicurezza degli autisti, alla guida dei pochi bus, che dovranno subire le invettive di una utenza giustamente inferocita per le tante e troppe attese alle fermate. Quando il cambio di rotta? Perché questo immobilismo? Perché le organizzazioni sindacali non vengono ascoltate?”.