Continuano i disservizi dell’AMAT, che mette su strada sempre meno bus

Il 3 giugno scorso, in un nostro lungo articolo, abbiamo fatto i conti dell’autorimessa AMAT, l’azienda municipalizzata che gestisce i trasporti pubblici di Palermo. Contando i tantissimi nuovi bus in arrivo e quelli presenti arrivavamo a stimare un prossimo parco automezzi di 245 bus di vario tipo, per i quali sarebbero stati necessari qualcosa come 980 autisti. Precisavamo che per una città come Palermo il fabbisogno reale sarebbe di 350 bus: tanti ne circolavano a Palermo nei “favolosi” (per i trasporti pubblici, a Palermo forse si, ma non lo sapevamo) anni ’80. Ma è meglio dimenticare questa cifra. Oggi, i mezzi su gomma che effettuano, se funzionanti, il servizio giornaliero sono soltanto 174.

In realtà, da quanto ci riferiscono fonti beni informate, i bus attualmente programmati per il servizio giornaliero sono ancora meno: esattamente 158. Programmati ma non realmente presenti sulle strade palermitane: sembrerebbe che nella giornata di ieri siano usciti dall’autorimessa soltanto 105 autobus. Vale a dire, 3 volte e mezza meno di quelli necessari a svolgere un servizio decente.

Non a caso, domenica scorsa, 7 luglio 2024, la importantissima linea 101 (dalla stazione centrale allo stadio Barbera, lungo tutto l’asse centrale della città in direzione sud-nord) sarebbe stata “coperta” da soli 2 mezzi. Ci segnalano inoltre che le navette per le borgate (ad esempio Aquino) presentavano consistenti “buchi”, lasciando pressoché isolate queste zone periferiche. Fortunatamente, dato che siamo in stagione balneare, rimaneva servita “normalmente” la linea 806 , ovvero i bus da e per Mondello. Sono soddisfazioni.

Motivo di questi disservizi, che falcidiano la già carente flotta urbana su gomma? Non la carenza di autisti, il cui numero è comunque ben lontano dai 980 che, a breve, occorrerà raggiungere per far fronte ai nuovi acquisti di bus, ma i guasti dei mezzi a cui la municipalizzata non riesce a far fronte.

Continua imperterrita, infatti, la penuria di meccanici, al punto che sembrerebbe che in AMAT alcuni addetti siano stati spostati all’officina dall’attuale posto ricoperto in azienda. Forse anche questo un “ripensamento” dopo quello che ha portato alla revoca di alcuni trasferimenti che avevano allontanato dalla strada i già pochi ausiliari del traffico (QUI il nostro articolo di qualche giorno fa)?
Il “mistero AMAT” si infittisce…