APERTO FINALMENTE IL PARCHEGGIO E LA STRADA DI COLLEGAMENTO
Oggi, alle ore 9:00, dopo ben 1864 giorni di attesa, viene aperto al pubblico il parcheggio di Tommaso Natale e la bretella di collegamento con via Sferracavallo e via Partanna Mondello.
Un giorno da ricordare, il 14 novembre 2023 per noi di In Progress, che da oltre 5 anni insistiamo per l’apertura di queste infrastrutture, realizzate a supporto del Passante ferroviario al fine di consentire l’abbandono dell’auto privata a favore del treno, mezzo pubblico veloce e sostenibile, con innumerevoli articoli e filmati nei quali abbiamo sollecitato gli Enti preposti ed aggiornato i nostri lettori e followers sulla situazione in atto.
In questi 1864 giorni abbiamo dovuto raccontare complicatissime vicissitudini burocratiche e rimpalli di competenze tra comune ed RFI, finalmente risolte negli ultimi mesi, quando è stato finalmente realizzato, ad opera di RFI, l’impianto di illuminazione di cui tutti si erano dimenticati in fase di progettazione e durante le riunioni che hanno condotto all’approvazione del progetto, inserito all’interno delle complesse opere comprese nel Passante ferroviario di Palermo.
Ma è un giorno da ricordare per tutti i palermitani, soprattutto quelli che abitano a Tommaso Natale e nella parte settentrionale della città, che potranno direttamente usufruirne. Da sottolineare che la nuova bretella, che collega il parcheggio alla viabilità locale e passa dove prima del 2015 correva la linea ferroviaria, consente di collegare direttamente via Partanna Mondello con via Sferracavallo, bypassando il centro della borgata.
Speriamo che adesso, con questa struttura finalmente funzionante, il servizio sul Passante venga adeguatamente potenziato: consideriamo che proprio a Tommaso Natale ferma soltanto un treno l’ora. Non proprio un’offerta degna di un servizio metropolitano, ma neanche di un normale servizio di trasporto ferroviario che tenga conto delle reali esigenze del territorio. Noi di In Progress continueremo a chiedere, come facciamo da anni, che un’infrastruttura costata 1,2 miliardi di Euro ed infiniti disagi ai cittadini tra trincee, scavi e strade chiuse al traffico, sia finalmente utilizzata in maniera coerente con le sue potenzialità.