COERENTE CON IL SUO RUOLO, IL MINISTRO GIOVANNINI NON PERDE OCCASIONE PER RINVIARE LA CONCRETA REALIZZAZIONE DEL PONTE SULLO STRETTO

“Per il ponte sullo Stretto e’ in avvio l’assegnazione per valutare la fattibilita’. E’ una decisione importante, cruciale, che richiede una base che il progetto di fattibilita’ consentira'”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini, intervenendo a un convegno sul Pnrr all’interporto di Nola.
“La commissione ha scartato l’ipotesi del tunnel – ha spiegato – e bisogna valutare le due soluzioni, a una o a piu’ campate. Nel Pnrr abbiamo comunque previsto investimenti per la velocizzazione dell’attraversamento, che gia’ dal prossimo anno dovrebbe tagliare di un’ora i tempi per il trasbordo dei treni”.
Naturalmente, nessuno ha capito come ridurre di un’ora i tempi per il traghettamento e, soprattutto, per le relative manovre. Persino i Frecciarossa da 4 elementi, imbarcabili direttamente ma che non arriveranno prima del 2024, devono comunque essere separati o riagganciati, dal momento che, in continente, viaggeranno in unica soluzione.
Per Giovannini, inoltre “il lungo periodo non deve farci dimenticare che si possono fare cose nel breve periodo per migliorare la vita dei cittadini e l’economia”.
Frase emblematica del Giovannini pensiero, che ci ricorda il film “Lo strizzacervelli”: esattamente quando Dan Aykroyd, sotto le mentite spoglie di un noto psichiatra, relazionava ad un convegno in questi termini: “Se si possono fare le cose bene nel breve periodo, allora possono farsi altrettanto bene nel lungo periodo“. E giù applausi dalla platea.
Ecco, questo ci preoccupa: non Giovannini, che ormai conosciamo molto bene. Ma la platea….