PRESENTATO A CATANIA IL NUOVO LIBRO DEL PROF. MARCELLO PANZARELLA
Si è svolta ieri a Catania, nei locali dell’associazione studentesca “La finestra”, la presentazione del nuovo libro del prof. Marcello Panzarella dal titolo “Movin’ to the future – Globalizzazione ed infrastrutture. Visioni del Sud“.
Alla presenza di Francesca Privitera, organizzatrice dell’incontro e vice Presidente dell’Assemblea Nazionale del Movimento per l’Equità Territoriale, sono intervenuti a commentare l’interessante saggio del Docente di Composizione architettonica ed urbana dell’Università di Palermo Giuseppe Inturri, docente di Trasporti dell’Università di Catania e Roberto Di Maria, dottore di ricerca in Infrastrutture dei Trasporti ed amministratore del blog “In Progress”. Moderatore il dott. Giambattista Pepi.
Il prof. Panzarella ha esposto con la consueta chiarezza la visione del mondo globalizzato ed il ruolo che potrebbe assumere il sud Italia al suo interno. Un ruolo di primo piano, del tutto diverso dalla posizione subalterna che attualmente occupa, escluso dai traffici internazionali nonostante la posizione geografica centralissima. Nella consapevolezza che i grandi traffici marittimi e le principali direttrici dei trasporti costituiscono materia di interesse fondamentale per comprendere come oggi funzionano le relazioni internazionali, e per costruire strategie in grado di far fronte ai mutamenti sempre più rapidi del mondo.
Una visione, quindi, che comprende possibili nuovi itinerari e linee di commercio, che si aggiungono alle ormai consolidate rotte tra la Cina e l’Europa e che, partendo dal nord Europa giungono al Sudafrica e persino ai grandi porti del Brasile e del Sudamerica. Una nuova idea geopolitica, chiara, convincente, connessa con l’interesse nazionale e che il docente vede come una necessità senza alternative. Non dettata dalle grandi nazioni d’Europa, ma finalmente aperta all’Africa, continente del futuro, ed ormai per l’Europa sempre più la soglia di casa.
Il prof. Inturri ha suggerito una maggiore attenzione all’area geografica più contigua al meridione, che potrebbe avvalersi, ad esempio, delle “autostrade del mare” costituite da Tirreno ed Adriatico per poter essere meglio collegare la Sicilia al resto d’Italia e d’Europa. Una visione più pragmatica rivolta a quello ceh si può fare int empi più ristretti, non dimenticando una dotazione infrastrutturale in grado di collegare degnamente le aree interne, dal momento che le attuali condizioni delle reti viarie e ferroviarie, vecchie e malridotte, non lo consente.
L’ing. Roberto Di Maria, su precisa domanda dell’ottimo moderatore Pepi, ha sottolineato la necessità, da parte di chi ci governa, di avere una visione del futuro che, come insegna Panzarella, potrebbe condurre ad un nuovo approccio al tema delle infrastrutture. Si può e si deve avere il dovere di immaginare gli scenari che già si vanno delineando, anche a costo di essere presi per visionari, abbandonando finalmente la prospettiva angusta della politica italiana, che non va oltre la prossima tornata elettorale. Come insegna la Cina, oggi colosso dell’economia mondiale, che, ad esempio, si è dotata di 50.000 km di linee AV in meno di 20 anni, immaginare e programmare il futuro non è pura speculazione, ma un obbligo. Solo in tal modo si può pensare al meridione come ad un grande Hub commerciale in grado di intercettare, anche soltanto in parte, i flussi mercantili che solcano, e solcheranno, il Mediterraneo. Una visione che non può prescindere dalle grandi opere, come il Ponte sullo Stretto, i corridoi europei ed i grandi porti come Gioia Tauro ed Augusta.
Una serata, quindi, molto proficua pr riflettere sul futuro e rilanciare la speranza di un Sud finalmente protagonista sullo scenario mondiale.
Si ringrazia Marco Auteri per la foto di copertina.