Noto, come sappiamo, è la capitale mondiale del barocco, per questo insignita del titolo di Patrimonio mondiale dell’umanità. In questo reportage fotografico, realizzato qualche giorno fa, lo splendido centro storico netino ci appare, purtroppo, in degrado.
Molti sforzi sono stati fatti, in passato, per abbellire la città che, dopo la ricostruzione della Cattedrale, ultimata nel 2008, ed il restauro della maggior parte dei suoi monumenti, dal collegio dei Gesuiti alla chiesa di San Domenico, è riuscita a tirarsi fuori da un passato di degrado ed abbandono, reso inaccettabile dopo il sisma del 1991. Oggi sembra che importi poco, a chi dovrebbe farlo, curarla come meriterebbe.
Abbiamo già trattato il tema delle erbacce in pieno centro, ed abbiamo ricevuto, insieme a qualche insulto, la garanzia che si sarebbe provveduto tempestivamente. Le foto, tuttavia, parlano da sole, e non riguardano solo l’incuria “vegetale”. Vediamo, purtroppo, angoli suggestivi abbandonati e sporchi, pavimentazioni divelte, pozzetti impiantistici chiusi alla meno peggio (con tavole di legno) . Si badi bene: tutto questo avviene in pieno centro, sotto gli occhi di chi dovrebbe amministrare la città.
In periferia non va certo meglio. Anzi, all’incuria estetica si aggiungono i pericoli per l’incolumità di chi percorre le strade: basti vedere quanti alberi o cespugli crescono rigogliosi invadendo le corsie stradali o coprendo interamente i cartelli segnaletici.
Insomma, una situazione intollerabile per quello che un tempo venne definito “giardino di pietra” oggi più somigliante ad una foresta…
Quello che vedete dovrebbe essere un chiusino di un po
Erbacce sui muri, sullo sfondo la Cattedrale
La rigogliosa vegetazione ostruisce la visione di un cartello stradale (limite di velocità)