INFIORATA DI NOTO, IL FANTASTICO RITORNO DOPO DUE ANNI DI ASSENZA

Dopo due anni di sosta per la pandemia, torna “col botto” l’infiorata di Noto. Con migliaia di visitatori, tantissimi da fuori Sicilia. Una tradizione che si rinnova con successo nella capitale del Barocco.
Lungo via Nicolaci si è quindi ripetuta per la 43ma volta la consueta stesa di un tappeto varopinto, fatto da centinaia di migliaia di fiori di tutti i tipi, oltre a torba e carrubella. Il tutto per disegnare le figure (QUI i particolari) che, quest’anno, richiamano un anniversario storico per il val di Noto: venti anni dall’inserimento nella World Heritage List, ovvero l’elenco dei siti patrimonio mondiale dell’Umanità. Ne fanno parte, oltre a Noto, Caltagirone, Ragusa, Catania, Scicli, Modica, Palazzolo Acreide e Militello Val di Catania.
Nell’occasione, quest’anno, l’evento durerà cinque giorni anzichè i tre normalmente programmati a cavallo della terz’ultima domenica di maggio. C’è quindi tempo fino a martedi 17 maggio per vedere questo incomparabile spettacolo dell’arte e della natura, oltre ale decine di concerti e manifestazioni previsti dal programma.
Tuttavia, l’attrazione principale rimane l’infiorata di via Nicolaci, dove sono stati realizzati 16 bozzetti in tutto, due per ciascuna città patrimonio dell’Umanità, per un’estensione complessiva di  circa 700 mq e l’utilizzo di circa 400 mila fiori. Per visionare il tappeto fiorito è previsto un ticket di soli 2,50 euro per i non residenti.
Di seguito, alcune foto che abbiamo scattato sul posto per voi. Buona visione, quindi, nella speranza che andiate di persona a vedere l’Infiorata: ne vale veramente la pena!
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