IL PASSAGGIO A LIVELLO CHE ANCORA TAGLIA IN DUE BAGHERIA: LA NOSTRA SOLUZIONE
A Bagheria esiste un passaggio a livello che, di fatto, divide in due la città. Ovvero, si frappone tra il centro urbano, la statale 113 e la borgata marinara di Aspra. Quel che è peggio è che non parliamo dell’attraversamento di una ferrovia qualsiasi, ma della Palermo-Fiumetorto, tratta ferroviaria inserita nel Passante: la più percorsa della Sicilia.
Non è un caso che, come dimostra questo post nella nostra pagina FB, i cittadini siano costretti ad aspettare anche mezz’ora, con file interminabili che s estendono alla statale ed alla strada principale della città, corso Butera.
Il gruppo In Progress non si limita ad osservare ed ha già proposto, durante un incontro con il sindaco Tripoli, un intervento in grado di risolvere il problema senza stravolgere una zona fortemente urbanizzata. Occorre considerare che il superamento della ferrovia mediante con un sovrapasso o un sottopasso da realizzare sull’asse stradale interessato avrebbe un impatto urbanistico ed ambientale senza dubbio notevole.
Ciò è facilmente immaginabile nel caso del ponte, ma avverrebbe anche nel caso del sottopassaggio: si tratterebbe infatti di un’opera che mantiene, nella percezione dei cittadini, un’inaccettabile “cesura” per chi deve andare da una parte all’altra della ferrovia. Si osservi, ad esempio, cosa è successo nel quartiere Brancaccio di Palermo, dove di sottopassi ne sono stati realizzati addirittura 3. Immaginate questo scempio nel pieno centro storico di Bagheria.
Secondo noi, la soluzione più adatta sarebbe, invece, il parziale interramento della linea ferrata, sulla scorta di quanto è stato fatto nella tratta del passante che attraversa Palermo. A tal proposito, abbiamo sviluppato un’idea progettuale che esponiamo nei grafici seguenti.
La linea ferroviaria potrebbe scendere di quota con una rampa lato Palermo, sottopassare e risalire lato Messina all’interno del piazzale di stazione. Ciò consentirebbe di lasciare intatto il paesaggio urbano, evitare l’abbattimento di edifici e consentire il transito di pedoni ed autoveicoli a raso sula ferrovia, senza complicarne il percorso. I costi sarebbero probabilmente superiori a quelli di un intervento sulla strada, ma enormemente più efficaci dal punto di vista dell’inserimento urbanistico. Ci sarebbe anche la possibilità di realizzare un secondo scavalcamento viario, lato ovest rispetto alla stazione.
Inoltre, si potrebbe rimodulare e riqualificare il piazzale di stazione, recuperando spazi preziosi a favore dell’area urbana e di nuove aree di parcheggio, che consentirebbero un agevole scambio modale auto-treno. Va rammentato, a favore di questa ipotesi, che la presenza del passaggio a livello mal si addice ad un servizio di tipo metropolitano che è già previsto sul Passante, e che andrà notevolmente incrementato sul ramo orientale, che congiunge Palermo Brancaccio a Termini Imerese e Cefalù.
Un servizio che potrebbe raggiungere, in futuro, frequenze di un treno ogni 10 minuti per direzione (in teoria anche 1/5 minuti) che renderebbero perenne la chiusura delle barriere su tutti i PL interessati.
Lo studio di fattibilità che abbiamo redatto in collaborazione con RD Ingegneria è corredato di analisi delle pendenze del tracciato e di una quantificazione di massima delle opere da realizzare. La tecnica è quella delle paratie di pali secanti, sia per quanto concerne l’opera di sottopassaggio, sia per quanto concerne le trincee di accesso e di stazione, all’interno della quale sarà possibile accedere ai binari mediante scale fisse, mobili ed ascensori e ponticelli pedonali di scavalcamento della trincea in cui sarà situata la stazione.
Si è pensato anche alla continuità del servizio ferroviario durante i lavori, che potrà essere garantita mediante esercizio provvisorio a binario unico esteso ad un breve tratto ferroviario.
Come sopra accennato, l’ipotesi è già stata messa all’attenzione del primo cittadino di Bagheria, e siamo disposti a condividerla con RFI e con l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Marco Falcone.