PASSANTE, PANNICELLI CALDI ANZICHE’ IL VERO INCREMENTO DELL’OFFERTA

Se ad uno Studente di Tecnica ed Economia dei Trasporti ad Ingegneria, alla prima settimana di corso, dicessero che si può triplicare la “portata” di una linea inserendo due fermata su altrettante corse, costui si scompiscerebbe dalle risate. Eppure i grandi esperti della Regione, suffragati dai loro colleghi di Trenitalia, sono riusciti a compiere il miracolo. O, almeno, ciò è quanto si legge nell’articolo apparso su “Palermotoday” il 2 ottobre scorso, secondo il quale, in tal modo, sarebbe stata risolta la crisi di sovraccarico sul passante ferroviario, tra Palermo ed Isola delle Femmine.
Chi non ci crede, iscritto o no al suddetto corso, può verificare. Si legge che: “l’aumento delle fermate in via del tutto eccezionale dovrebbe triplicare la portata. Il treno precedente, ovvero il 21704, si fermerà a Isola delle Femmine alle 6.42. Quello successivo invece, il 5602, alle 7.42. In quella fascia oraria dunque (considerando anche il 21856, che a Isola ferma già ogni giorno alle 7.05) i viaggiatori potranno scegliere tra tre fermate differenti.”
Quindi è chiaro, ma solo all’estensore della nota stampa, come risolvere i problemi di capacità, anzi “portata” del passante ferroviario: aggiungendo due fermate ad altrettanti treni nella sola stazione di Isola delle Femmine. E tralasciando persino la soluzione indicata in un primo tempo, che avevamo giudicato poco efficace, dell’accoppiamento di due “minuetti” per incrementare (in questo caso sul serio, ancorchè di poco) l’offerta.
In questo modo, invece, si mette una pezza alle problematiche della sola utenza isolana, mantenendo intatti i problemi in tutte le altre fermate, e raccontati puntualmente da queste pagine che, a loro volta, raccolgono le testimonianze di centinaia di pendolari giustamente inviperiti. Problemi evidenziati da chi scrive nello studio, più volte citato, che sul passante abbiamo effettuato nel lontano 2019, quando già le banchine si presentavano, ogni mattina, stracolme di gente in tutte le fermate urbane, e non certo soltanto ad Isola. Al punto da chiedere a gran voce il raddoppio, almeno, dei treni nella tratta urbana. [https://l.facebook.com/l.php…]
Ma sarebbe chiedere troppo: meglio andare per tentativi, piuttosto che affrontare il problema nella sua interezza. Si fa così da sempre, dalle nostre parti, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, facendo esplodere la rabbia di chi ha subito per anni (e continua a subire) lavori da 1,2 miliardi senza ottenere il minimo beneficio. Piccola speranza: le menti che hanno partorito questa decisione probabilmente cominciano a riflettere sull’assurdità del mantenimento di un treno “veloce” per l’aeroporto ogni due, dimezzando l’offerta in molte stazioni fra le quali, guarda caso, proprio Isola delle Femmine.
La foto che vedete in copertina ci proviene da una nostra follower, stanca di sopportare questi quotidiani disservizi. E’ stata ripresa a Capaci su un treno in direzione Palermo, la scorsa settimana, intorno alle 7:30. Parliamo di una tratta ancora esterna alla cinta urbana, su un treno che deve ancora caricare i passeggeri di stazioni come Isola, Tommaso Natale, Francia e Notarbartolo…