Assurde le modalità di stesa della nuova pavimentazione in pieno centro a Palermo
La carreggiata dell’ampia rotatoria con cui termina il rettilineo viario più lungo ed importante della città (che ha inizio dalla rotatoria di via Oreto sulla circonvallazione, 7,5 km più a sud) si presenta come in quest foto di Gioele Pennino. Siamo in piazza Giovanni Paolo II, proprio di fronte lo stadio Renzo Barbera. A proposito: siamo a Palermo, non a Roccacannuccia.
Dopo la scarifica di qualche settimana fa (anzi, circa un mese), la superficie stradale si presenta in parte pavimentata ed in parte no, a quanto pare in attesa dell’ultimo, definitivo strato superficiale di conglomerato bituminoso: il “manto d’usura”. Fino a quando?
Nel frattempo, le polveri prodotte dalla scarifica continuano a sollevarsi per il transito dei veicoli, con buona pace della salute dei cittadini, che le respirano. Tali polveri, come è stato ampiamente dimostrato sono pericolose per i polmoni, almeno come le polveri sottili che tanto di cerca di limitare.
Il processo di macinazione, infatti, produce polvere, silice cristallina (quarzo) e idrocarburi policiclici aromatici (PolycyclicAromatic Hydrocarbons, PAH). Il rischio maggiore derivante dall’esposizione alla silice cristallina è rappresentato dalle malattie polmonari (per esempio, la silicosi). Inoltre, l’esposizione a lungo termine, sempre a questa sostanza, può incrementare il rischio cancerogeno.
Non ci sembrano proprio dettagli. Al Comune lo sanno? E chi pagherà nel caso in cui a qualche cittadino venissero riscontrate queste patologie?