I SOLDI SOLO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’ESISTENTE CARREGGIATA DEL PONTE CORLEONE. SALTA PURE LO SVINCOLO PERPIGNANO.

Per finanziare i lavori di manutenzione straordinaria del Ponte Corleone si utilizzeranno le somme del raddoppio, mediante la tanto agognata costruzione delle carreggiate laterali. Ce lo spiega Repubblica, in un articolo in cui intervista l’assessora Maria Prestigiacomo del comune di Palermo. La quale ci informa che il Comune utilizzerà 6,9 milioni di euro per questi interventi, che inizieranno a settembre e si concluderanno entro giugno 2023, esaurendo con questo le buone notizie.

Si, perchè il resto è da brividi: questa somma è infatti il residuo dello stanziamento destinato al raddoppio del ponte ed alla realizzazione dello svincolo di via Perpignano; opere che rimarranno senza finanziamento e che, quindi, non potranno essere realizzate a breve/medio termine. Una decisione presa di comune accordo con il ministero delle Infrastrutture, dando priorità (giustamente) al risanamento delle strutture del ponte su cui corrono le due carreggiate principali della circonvallazione.

Piccolo particolare che passa quasi inosservato: l’assessora garantisce che durante i lavori sarà assicurato l’utilizzo di “almeno una carreggiata“. Il che significa che durante  lavori gli autoveicoli potranno percorrere il ponte su una sola corsia per senso di marcia, e probabilmente con forti limitazioni al traffico pesante: la relazione della “Icaro progetti” infatti, prevede il passaggio di un solo mezzo pesante per volta, su ognuna delle carreggiate percorribili. Per farlo, con una sola carreggiata disponibile, occorrerebbe istituire un improbabile senso unico alternato per i mezzi pesanti…

Tornando ai fondi, viene tirato in ballo il “Patto per Palermo” che solo in piccola parte ha garantito i 17 milioni previsti per il raddoppio del ponte ed i 34 per lo svincolo Perpignano. Fatto sta che in “cassa” il Comune se ne ritrova, appunto, meno di dieci. Ma c’è di più: dei 50 milioni garantiti dal governo centrale in uno alla nomina del Commissario straordinario, non c’è neanche l’ombra.

A questo punto ci chiediamo a cosa serva il tanto strombazzato commissariamento, che senza un cospicuo portafoglio mostra tutta la velleità di un ruolo poco risolutivo nell’ambito del procedimento tecnico-amministrativo, dove basterebbe semplicemente che il RUP applichi le procedure d’urgenza, previste dal Codice.

Nulla, quindi, si può fare per queste opere. Questa la notizia, a cui manca un elemento essenziale: l’autocritica, a nome di tutta la giunta. Si, perchè se avviene una cosa del genere, su opere essenziali per la viabilità cittadina, peraltro a scapito di fondi nazionali, garantiti da un governo politicamente “affine”, ci chiediamo cosa non succederebbe in condizioni meno favorevoli ed in presenza di esigenze meno urgenti.

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