Contestata l’esclusione del Ponte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

In una conferenza stampa alla camera organizzata dai parlamentari di Forza Italia si è ribadito quanto negli ultimi mesi è stato richiesto a gran voce: che il Ponte sullo Stretto, opera strategica per tutta l’Italia e per l’Europa, venga inserito nel Piano di Ripresa e Resilienza, per poi essere finanziato con i fondi del Recovery Fund.

L’incontro è stato presentato dalle deputate Stefania Prestigiacomo e Matilde Siracusano (ospite di Progress on line poche settimane fa) di Forza Italia.

Importante, in tal senso, l’intervento del prof. Siviero, da sempre sostenitore del Ponte, che ha ricordato come sul Ponte “si siano dette un sacco di sciocchezze” e che l’opera è strategica per tutta l’Europa. Un “salto di qualità er l’Italia e, quindi, per l’Europa” in quanto la metterebbe in relazione con l’Africa, un continente che rappresenta il futuro; “la tempistica non è un problema” riguardo all’inserimento nel RF, come opera in esercizio entro il 2026.

Altrettanto importante l’intervento dell’ing. Mollica, che ha ribadito l’importanza del Ponte in termini di sostenibilità, smontando le preoccupazioni delle “tante associazioni pseudo-ambientaliste” che “si commuovono per le balene spiaggiate” non ricordando che questi fenomeni sono causati dal traffico intenso dello Stretto, a causa del traghettamento. Lo studio realizzato insieme all’ing. Musca ha spiegato come il Ponte ridurrebbe enormemente l’inquinamento sullo Stretto, rendendo l’opera conforme alla transizione ecologica. Ma l’ing. Mollica ha sottolineato, soprattutto, gli enormi problemi di sicurezza del traghettamento, soprattutto per quanto riguarda i treni.

Era presente all’incontro anche il vice presidente della Regione Siciliana Gaetano Armao che anche in questa occasione ha rammentato, con parole molto efficaci, la posizione del governo regionale: “Oggi e domani c’è la Conferenza delle Regioni sul Pnrr ed è impensabile che in agenda non ci sia il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Ogni anno l’insularità costa ai siciliani 6,5 miliardi di euro, sostanzialmente il costo per la realizzazione del Ponte che rappresenta un’infrastruttura che rimette in collegamento la Sicilia con l’Europa, ma proietta la stessa Europa verso il bacino del Mediterraneo e verso l’Africa”.

Il filmato è visionabile interamente qui: https://webtv.camera.it/evento/17917