Ponte sullo Stretto di Messina: tutti contro uno. Dialogo con la stampa per sfatare i luoghi comuni sul ponte
Si svolto ieri a Messina, organizzato dall’Ordine degli Architetti della provincia di Messina, in collaborazione con Rete Civica per le infrastrutture, l’incontro sul tema del Ponte.
Cinque esperti si sono confrontati con le domande dei giornalisti presenti in sala, presso la sede dell’Ordine.
Il gruppo di relatori era così formato:
- Enzo Siviero, Ingegnere, Architetto e docente universitario, Rettore dell’Universiità E-campus;
- Giovanni Mollica, ingegnere ed esperto dei trasporti, meridionalista convinto e tenace
- Bruno Copat, geologo, ha partecipato agli studi geologici e geotecnici delle profondità dello Stretto
- Roberto Di Maria, ingegnere civile trasportista, amministratore di “Sicilia in Progress”.
- Salvatore Mondello, architetto, assessore ai LLPP del Comune di Messina.
Un botta e risposta continuo con numerosi giornalisti, magistralmente moderato da Pino Falzea, Presidente dell’Ordine degli architetti di Messina, Clarastella Vicari Aversa, vicepresidente dell’Ordine ed Anna Carulli, Presidente della Fondazione Architetti del Mediterraneo.
Nel filmato, che potete trovare qui: https://fb.watch/8fj9fvUJl2/, tutti gli interventi dell’incontro.
Di grande valore, come sempre, le parole del prof. Siviero, che ha smontato l’ipotesi del ponte a tre campate, rilanciata dalla commissione di esperti istituita al Ministero per le Infrastrutture. Il rettore dell’e-campus, luminare di fama mondiale nel campo della costruzione dei ponti, si tratta di una struttura praticamente irrealizzabile, a causa delle notevolissime difficoltà tecniche dovute ala profondità dei fondali ed alla presenza di forti correnti.
Difficoltà confermato da Bruno Copat, che ha fatto un quadro preciso e circostanziato degli studi effettuati sui fondali per la redazione del progetto del Ponte, che hanno portato a scartare l’ipotesi oltre 30 anni fa.
Giovanni Mollica ha poi tracciato il quadro geopolitico in cui si pone la struttura, in una condizione che vede la Sicilia al centro dei flussi internazionali di merci ma, paradossalmente, tagliata fuori a favore dei porti del nord Europa. Ha inoltre accennato all’iter approvativo del progetto definitivo, sostanzialmente concluso, ed al contenzioso in corso con l’appaltatore dell’Opera, Eurolink.
Roberto Di Maria ha affrontato gli aspetti trasportistici del Ponte, partendo dal suo inserimento all’interno del corridoio TEN-T Helsinki-La Valletta, per evidenziarne i vantaggi che comporterebbe per la Sicilia. In particolare, su tre aspetti: l’attivazione della portualità in funzione gateway, l’Alta Velocità che potrebbe raggiungere finalmente l’isola e la formazione di una nuova grande metropoli tra Messina e Reggio Calabria.
Proprio sulle ricadute positive per Messina l’assessore Mondello ha confermato la volontà del Comune di appoggiare la realizzazione dell’opera, sottolineando, tuttavia, la scarsa attenzione della politica rispetto a questo importantissimo tema.
BUONA VISIONE