Raddoppio ferrovia Cefalù-Castelbuono, domani l’avvio dei lavori della Tbm Margherita
Alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone si è svolta stamattina, giovedì 3 marzo, alle ore 11, la cerimonia di avvio di Margherita, la “talpa” meccanica giunta dalla Cina per essere utilizzata nell’ambito della realizzazione del raddoppio ferroviario Cefalù/Ogliastrillo-Castelbuon o, linea Palermo-Messina.
Alla cerimonia, che si è svolta nel cantiere di Ogliastrillo, alle porte di Cefalù (qui una visita in cantiere in un video sul nostro canale Youtube “In progress”) erano presenti il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, l’amministratore delegato di RFI Vera Fiorani, il direttore generale della società Toto costruzioni generali, il Direttore Gestione Progetti di Italferr Luigi Evangelista, il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina ed il sindaco di Pollina, Pietro Musotto.
Di seguito, le foto dell’evento, con la visita del lungo macchinario (oltre 120 m.) e della sua cabina di guida, con sofisticate apparecchiature in grado di informare sulla posizione della macchina nel sottosuolo con la precisione del millimetro.
La Tbm (Tunnel boring machine dual mode) “Margherita” verrà impiegata nello scavo della galleria Cefalù, uno dei quattro tunnel previsti nel raddoppio ferroviario. La tratta Ogliastrillo-Castelbuono, ancora in fase di realizzazione da parte dell’impresa Toto Costruzioni Generali, si estenderà per una lunghezza di 12,3 km e avrà un costo di circa 380 milioni di euro. E’ di poche settimane fa il nostro aggiornamento sul montaggio della enorme macchina, giunta questa estate al porto di Termini Imerese dopo essere stata costruita in Cina.
Lunga 140 metri, dal peso di 1.650 tonnellate e una potenza di 5,6 MW pari a circa 8 motori di Formula 1, la macchina è provvista di una testa rotante del diametro di 10 metri. Alla fresa lavoreranno circa 100 unità di personale altamente specializzato, saranno invece 350 gli operai impiegati in totale nel cantiere.
La galleria da scavare, la Cefalù, di lunghezza pari a 6.680 m. è a “doppia canna”, ovvero costituita da due tunnel paralleli a binario unico. Al suo interno verrà ubicata la stazione di Cefalù, che sarà completamente sotterranea, con accesso dall’esterno in corrispondenza dell’attuale stazione, che verrà dismessa. In un nostro precedente articolo potete trovare tutti i dati tecnici relativi a questa complessa opera di ingegneria.
LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI
«Dopo lunghi anni di stasi, oggi la Sicilia può legittimamente confermarsi come la più importante stazione appaltante d’Italia, per la Regione l’obiettivo del 2022 è di superare i tre miliardi di opere aggiudicate nella nostra Isola. In questo senso, siamo impegnati a rendere sempre più produttivo il rapporto, prima praticamente assente, con i grandi soggetti statali come Rfi.” Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, che ha così continuato:
“Verso di loro il governo Musumeci si pone finalmente come interlocutore alla pari e tante altre opere devono essere avviate: nell’immediato la seconda fase del raddoppio della linea Pa-Ct, la nuova stazione di Acireale e la metroferrovia di Ragusa. L’avvio della TBM ‘Margherita’ rappresenta un passo fondamentale per un cantiere, il raddoppio ferroviario fra Cefalù e Castelbuono, che rischiava di arenarsi e che oggi invece diventa motore di occupazione e sviluppo infrastrutturale per la Sicilia. Lavoriamo dal 2019 su questa opera, seguendola passo dopo passo anche nel dialogo con le comunità locali, per accorciare i tempi e mantenere uomini e mezzi costantemente a lavoro»
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