Nel cantiere di Ogliastrillo da qualche mese si sta preparando l’area di lancio della TBM che scaverà la galleria “Cefalù” a doppia canna, lunga 6.680 m,  sulla tratta ferroviaria della Palermo-Messina in costruzione tra questa località, 3 km ad ovest della cittadina normanna, e la stazione di Castelbuono. Una nuova tratta che realizzerà, completamente in nuova sede, il raddoppio della linea che attualmente corre lungo la costa. A lavori ultimati, Cefalù avrà una nuova stazione sotterranea, con ingresso in corrispondenza dell’attuale stazione in superficie.

Qualche giorno fa, però, si è verificato un inconveniente alla paratia di pali tirantati realizzata per delimitare l’area di lancio, ricavata con uno scavo su un terreno in pendenza, a fianco della statale 113, antistante il Palazzetto dello Sport di Cefalù.

Il 7 marzo scorso la circolazione veicolare nel tratto di SS113 adiacente alla paratia è stata interrotta su richiesta dell’impresa appaltatrice, la “Toto” costruzioni. Si è infatti ravvisato un cedimento anomalo in una parte della paratia, lunga 25-30 m, tale da compromettere la stabilità del versante, interessando parte della statale, sulla quale si sono formate delle vistose crepe.

Tuttavia, i  due rilievi topografici, eseguiti lunedì 8 marzo hanno mostrato una stabilizzazione del fenomeno, che non presenta ulteriori evoluzioni rispetto al giorno precedente. Attualmente è in corso da stamattina il ritombamento nel tratto interessato, ovvero il riempimento con terreno dello scavo effettuato in precedenza, al fine di
garantire il ripristino delle condizioni di sicurezza necessarie alla riapertura del traffico stradale.

Nelle prossime giornate saranno effettuate dei nuovi rilevamenti e, qualora il monitoraggio delle deformazioni della paratia confermi la sua stabilizzazione, si procederà  al ripristino della circolazione sulla statale 113.

Una volta risolti questi problemi, si porranno in essere gli opportuni interventi per la ripresa delle attività di lancio della TBM, che necessitano, in via propedeutica, della realizzazione dell’area di “lancio”: si tratta di un’ara pianeggiante, da ricavare davanti l’imbocco della futura galleria, dove verrà assemblata l’enorme “talpa” già costruita in Cina ed in corso di invio sul cantiere.

Nell’area, oltre all’assemblaggio della macchina, sarà posizionata l’attrezzatura necessaria all’esecuzione delle operazioni di scavo. Principalmente la gru per il carico dei conci prefabbricati da inviare al fronte di scavo per formare il rivestimento della galleria, nonchè i macchinari preposti al trasporto del materiale scavato all’esterno del tunnel: nastri trasportatori e vasche di accumulo.