AI “ROTOLI” DI PALERMO TORNA LA PIETA’ ED IL RISPETTO PER I DEFUNTI, CON LA SEPOLTURA DELLE BARE GIACENTI SOTTO I TENDONI. LE DICHIARAZIONI DEI CONSIGLIERI COMUNALI

Miracolo ai Rotoli: dopo meno di un anno dall’avvicendamento alla guida del Comune di Palermo, l’attuale amministrazione riesce in quello che fu un problema insormontabile per la precedente: dare sepoltura ai defunti. Almeno a quelli destinati al cimitero dei Rotoli, dove per anni si sono accatastate centinaia di bare, fino al numero record di 1.300. Molte delle quali all’aperto, sotto improbabili e maleodoranti tendoni. Uno scandalo di dimensioni ciclopiche, a cui nessuno, fino a pochi mesi fa, ha saputo porre rimedio.

Adesso le bare in attesa di sepoltura ai Rotoli sono passate da 1.300 a  poco più di 600, ed i tendoni all’esterno sono finalmente vuoti. Le bare ancora in giacenza sono quelle collocate in locali provvisoriamente destinati allo scopo. Ma si sta lavorando per dare una collocazione anche a queste ultime. La soluzione, che avevamo suggerito in tempi non sospetti noi di “In Progress” prevede l’utilizzo dei prefabbricati già ordinati e realizzati (nostro post sulla pagina fb “Palermo in Progress” del 12 febbraio 2021!), ma inspiegabilmente non utilizzati in precedenza, per l’assenza di un banale collaudo ai lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa sovrastante il cimitero.

“Nei prossimi mesi la situazione dei cimiteri tornerà alla normalità: un risultato impensabile solo fino a un anno fa, ma raggiunto grazie all’impegno del sindaco Roberto Lagalla, dell’assessore Totò Orlando e di tutta l’amministrazione che consente a Palermo di offrire finalmente un servizio cimiteriale degno di questo nome”. A dichiararlo è Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo in Consiglio comunale.

“Un lavoro quotidiano e certosino” continua Chinnici “fatto in silenzio e nella consapevolezza che il percorso è ancora lungo: l’obiettivo deve essere quello di un nuovo impianto intercomunale, ma nel frattempo era necessario porre fine allo scempio a cui abbiamo assistito per troppi anni e la riattivazione entro i primi di luglio del forno crematorio sarà di ulteriore supporto.

Le scene finite sui giornali nazionali finalmente sono soltanto un ricordo, i tendoni saranno presto smontati e questo è uno dei più importanti risultati di questa amministrazione comunale di cui non possiamo che essere orgogliosi».

Soddisfazione anche dall’opposizione, ed in particolare dalla consigliera di OSO Giulia Argiroffi, che nella sua pagina Facebook dichiara:

“Qualche giorno fa abbiamo fatto un sopralluogo al cimitero della vergogna constatando, finalmente, la ripresa delle attività di sepoltura. Finalmente. Di strada da fare ce ne è ancora molta, ma la svolta tanto attesa è in atto. Il collaudo della messa in sicurezza della parete rocciosa è stato concluso e così sono tornate a disposizione le aree per la sepoltura. I loculi prefabbricati sono stati montati e si continua a montarne. Si poteva fare e si sta facendo. Chi ha regnato su Palermo nell’ultimo decennio , per incapacità e non solo, ci ha consegnato alla vergogna e costretti a stagnarci.”

Continua poi la Argiroffi: “Tutte le bare in attesa sotto i tendoni della vergogna hanno avuto degna sepoltura. Si è fatto. Si poteva fare. Auguriamoci adesso indagini approfondite sull’operato e l’omesso di Leoluca Orlando Cascio nei cimiteri di Palermo.”

BARE INSEPOLTE
Bare insepolte, accatastate sotto uno dei tendoni al cimitero dei Rotoli, prima degli attuali interventi (foto del 26/04/2021)