SUL SISTEMA TRAM, ANCORA PROBLEMI: DOPO LE CRITICITA’ EVIDENZIATE DALLA CONSIGLIERA ARGIROFFI (OSO), IL CONSIGLIERE ZACCO (FI) SOLLEVA IL PROBLEMA DEI SOTTOSERVIZI DA SPOSTARE

Nella recente conversazione con “In Progress” l consigliera comunale Giulia Argiroffi aveva evidenziato, a seguito della scelta dell’amministrazione Lagalla di modificare le priorità del progetto, il problema della carenza di programmazione in cui inserire il progetto di ampliamento della rete tranviaria; in particolare, l’assenza del PUMS metropolitano, che comprometterebbe anche l’ottenimento dei finanziamenti.

Interviene adesso anche il consigliere comunale di Forza Italia e presidente della VI commissione Ottavio Zacco, che con una sua nota dichiara: «La posizione assunta dall’area della pianificazione urbanistica, secondo cui lo spostamento delle sottoreti per le nuove linee del Tram sarebbe una mera “manutenzione”, caricando, quindi, le spese alle aziende comunali, rischia letteralmente di mandare in default le nostre partecipate.

Non è, infatti, pensabile che Amap si assuma l’onere di spendere oltre 10 milioni di euro e AMG spenda 4 milioni per questi lavori di spostamento delle reti idriche e fognarie, del gas e dell’illuminazione. Non è un costo che può essere sostenuto dalle aziende e non è un costo che può essere scaricato sulle spalle degli utenti con un aumento delle bollette”.

Una posizione assolutamente condivisibile, a nostro avviso: non ricordiamo, infatti, un solo progetto di infrastruttura realizzata in presenza di sottoservizi che non preveda, all’interno del suo “quadro economico” gli oneri per lo spostamento di reti e sottoservizi, laddove necessario. Non si capisce perchè il “Sistema Tram” debba fare eccezione. E non crediamo che, in questa vicenda, influisca anche la scarsa conoscenza delle reti, idriche, fognarie del gas e dei servizi telematici che in altre recenti occasioni (passante e, soprattutto, anello ferroviario) hanno comportato non poche “sorprese” e relativi extra-costi.

Ma la nota del consigliere Zacco non finisce qui: “Anche alla luce di quanto già affermato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, ho chiesto al sindaco Roberto Lagalla di sospendere l’iter amministrativo, in attesa di reperire i fondi necessari per questi lavori ed evitare sia il rischio di default delle aziende, sia l’aumento dei costi per gli utenti.

Resta anche lo sconcerto politico per il fatto che questo problema si stia riproponendo dopo che già era successo per le attuali linee del tram. E’ incomprensibile che la precedente Amministrazione non si sia preoccupata di trovare da subito questi soldi in fase di richiesta dei finanziamenti, lasciando ora questa ennesima grana da risolvere alla nuova Amministrazione”.

Insomma: ancora una volta l’atteggiamento a dir poco superficiale dei precedenti amministratori rischia di compromettere lo sviluppo della mobilità cittadina, trasferendo non pochi problemi all’attuale amministrazione. Sarà in grado, quest’ultima, di risolverli?