Ieri giornata nera per il traghettamento, con code chilometriche. Oltre un’ora solo per imbarcarsi. E oggi, come nei prossimi giorni, non andrà certo meglio
L’assenza dell’attraversamento stabile dello Stretto, che costa alla Sicilia oltre 6,4 miliardi di euro l’anno, in questo periodo dell’estate, come ogni anno, riesce a penalizzare ancora di più l’isola.
Come racconta il sito villasangiovanni.info, alle ore 11.30 di ieri, 10 agosto, il traffico nello Stretto di Messina si è intensificato notevolmente. Per chi era diretto in Sicilia, la giornata è stata caratterizzata da un aumento veicolare, da parte dei turisti in movimento per le vacanze verso l’isola. Lunghe code e oltre un’ora per imbarcarsi, nonostante Caronte & Tourist, in occasione di questo esodo estivo, abbia messo a disposizione 8 traghetti uno dei quali può trasportare fino a 300 auto. E nonostante l’uso diffuso del Telepass per il pagamento (peraltro salatissimo) del servizio di traghettamento.
Oggi, domenica 11 agosto, ANAS prevede il “bollino rosso”. Il traffico esattamente come avvenuto ieri, sarà regolato da Polizia stradale, Carabinieri e dai Vigili urbani del Comune di Villa San Giovanni. Presente anche il presidio della Protezione civile per dare supporto e aiuto ai vacanzieri accodati in questa giornata torrida e soprattutto con un tasso di umidità elevato.
Ma non bastavano 20 minuti?
Eppure, incredibilmente, c’è ancora gente che si oppone non tutte le proprie forze alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, e trova persino opportuno manifestare per strada. Ma la colpa non è di costoro: le principali responsabilità di questa indifferenza alla condizione medievale dei collegamenti di un decimo dei cittadini italiani con il continente, va ricercata in chi ha raccontato loro che “per traghettare bastano 20 minuti”!