IN VIA MONTI IBLEI LA TBM NON VIENE SEMPLICEMENTE RIMOSSA, MA ANCHE PARZIALMENTE DEMOLITA
Come ci mostrano le immagini dell’immancabile, nonchè incommensurabile, Ninni, comprendiamo cosa succede alla Tunnel Boring Machine (TBM) “Marisol” che ha scavato la galleria dal diametro di 9,40 m. e lunghezza di oltre 2.133 tra la stazione Notarbartolo e via Belgio.
Ricordiamo che la macchina dal momento della sua fuoriuscita allo scoperto il 19 settembre 2018 (QUI IL FILMATO) nel pozzo situato a circa 100 m da via Belgio, è stata smontata e riposta sul solettone della galleria artificiale realizzata tra il pozzo e la fermata Francia.
Adesso, dopo quasi tre anni, la SIS rimuove finalmente i pezzi di Marisol, ma non solo. Una parte di essi è stata demolita con l’ausilio di un’apposita pinza meccanica, fatta pervenire nell’area. Come mai? “In progress” è riuscito ad ottenere, per voi, informazioni esatte al proposito.
I pezzi della TBM avrebbero dovuto essere trasportati tutti in Germania, nella sede della Herrenknecht, una delle poche aziende produttrici di questo tipo di macchine al mondo. Qui si procederà alla manutenzione straordinaria ed al rinnovamento della TBM per un futuro riutilizzo. Alcuni componenti della complessa macchina, tuttavia, avrebbero dovuto essere sostituiti.
Fra questi, anche componenti di vecchia carpenteria, ormai inservibili o fuori norma. Non a caso tra le parti demolite di Marisol vediamo molte strutture del “backup”, vale a dire la sequenza di “carri” che come un treno seguivano la testa fresante all’interno della galleria appena scavata. Una struttura necessaria ad alloggiare le apparecchiature necessarie al funzionamento del macchinario.
Smontate queste apparecchiature e gli elementi riciclabili, le strutture inservibili potevano essere trasportate in stabilimento o demolite sul posto. Si è preferita quest’ultima soluzione.
Vogliamo ricordare che il consorzio di imprese SIS, Contraente Generale per la realizzazione del Passante ferroviario ha chiesto il recesso contrattuale non appena ultimata la galleria sopra citata, scavata con la Tunnel Boring Machine “Marisol”.
In cantiere erano rimaste, oltre alla TBM, anche la grande gru a cavalletto dal 128 tonnellate che ha consentito il montaggio della macchina a Notarbartolo e, una volta concluso lo scavo, il suo prelievo dal pozzo di arrivo ed il successivo smontaggio. La gru è stata a sua volta smontata ed ha lasciato il cantiere alcune settimane fa.
I tempi lunghi sono dovuti allo stato di contenzioso innescatosi tra RFI, ente appaltante dell’opera, e SIS, che aveva fatto pervenire un “conto” piuttosto salato per portare a conclusione le opere. RFI ha rispedito il conto al mittente e, una volta avvenuto il recesso dal contratto, ha proceduto all’affidamento delle opere rimanenti.
La parte meno impegnativa delle opere civili e l’impiantistica sono state affidate, in breve tempo, ad altre imprese contrattualizzate dal gestore della rete ferroviaria. Altre opere, più impegnative, richiedono un nuovo appalto: è il caso della galleria sotto vicolo Bernava, i cui lavori sono stati già appaltati e consegnati. Deve invece ancora essere indetta la gara per le fermate Belgio e Lazio, non appena conclusa la fase di adeguamento del progetto; si prevede di farlo entro la fine del corrente anno.



