LA COMMISSIONE TRASPORTI DELL’ARS CONVOCA ADOC E CIUFER PER DISCUTERE DI TRASPORTI

Si è svolta mercoledì scorso, 22 febbraio 2023, presso la sala Pio La Torre (ex sala Rossa) di Palazzo dei Normanni, a Palermo, la riunione della IV  Commissione “Ambiente, Territorio e Mobilità” con all’ordine del giorno “Audizione in merito all’incremento delle tariffe regionali da parte di Trenitalia spa”.

All’audizione sono intervenuti i rappresentanti di ADOC (Associazione Difesa ed Orientamento dei Consumatori) Sicilia e del Comitato Pendolari Siciliani-CIUFER, che all’inizio dell’anno avevano denunciato l’incremento delle tariffe ferroviarie su tutta la rete regionale del 10 %. Un incremento previsto dal Contratto di Servizio ma che, secondo i rappresentanti di consumatori e pendolari, doveva essere evitato.

Presenti, oltre ai deputati regionali facenti parte della Commissione, anche il Direttore Regionale Trenitalia S.p.A. per la Sicilia, Vincenzo Pullara e l’Assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò.

L’argomento della discussione è stato introdotto dalla deputata regionale Martina Ardizzone del Movimento Cinque Stelle, che ha sottolineato la necessità, da parte della regione, di intervenire per annullare l’incremento tariffario.

Per il comitato Pendolari- Ciufer sono intervenuti Giuseppe Gurrieri e Giosuè Malaponti. Il primo ha sottolineato la condizione di disagio degli utenti delle linee ricadenti nella Sicilia sud-orientale, che risentono, oltre degli aumenti delle tariffe, anche di una condizione infrastrutturale del tutto inadeguata.

Giosuè Malaponti, presidente del Comitato Pendolari Siciliani, ha evidenziato che l’aumento tariffario non era scattato all’inizio del 2022, come previsto dal contratto di servizio, grazie ad un intervento del governo regionale che non è stato reiterato per il 2023. E che i provvedimenti posti in essere per annullare l’ultimo incremento tariffario lasciano ampi dubbi circa il rimborso delle somme già spese dagli utenti ferroviari nei primi mesi dell’anno in corso. Ha inoltre evidenziato un pesante programma di chiusura di molte linee ferroviarie a partire da marzo 2023, a causa della esecuzione delle previste opere di ammodernamento.

Prendendo l’esempio della Palermo-Catania, chiusa da Dittaino a Bicocca fino a fine anno, con prosecuzione della chiusura nel 2024, ha ipotizzato l’utilizzo dei km/treno non percorsi su questa linea con servizi aggiuntivi su linee meno servite.

Il responsabile trasporti di ADOC Sicilia, Roberto Di Maria, ha fatto presente che l’incremento tariffario, disincentiva l’uso di un mezzo pubblico sostenibile come quello ferroviario, al punto che già oggi si registra la decisione di molti utenti di spostarsi in automobile piuttosto che con il treno. Ciò avviene in una regione in cui il servizio è del tutto insufficiente: la Sicilia, infatti, destina alle ferrovie un quarto delle risorse che vi destina la Lombardia.

ADOC Sicilia chiede da anni l’incremento delle somme destinate al Contratto di servizio, per attivare il cadenzamento delle linee e rafforzare il servizio nelle tre principali aree metropolitane della regione, dove la ferrovia potrebbe svolgere un ruolo fondamentale per la mobilità, riducendo il traffico ed agevolando il trasporto sostenibile. Di Maria, infine, ha rappresentato l’insoddisfazione di ADOC Sicilia per la chiusura programmata delle linee ferroviarie, per la quale si poteva adottare una gestione dei cantieri che riducesse al minimo le interruzioni del servizio.

Il Dirigente Trenitalia, Vincenzo Pullara, ribadendo che gli incrementi tariffari rispondono ad impegni contrattuali vigenti tra regione e Trenitalia, ha garantito che i servizi saranno comunque garantiti durante le interruzioni previste, tramite autoservizi sostitutivi.

E’ quindi seguito l’intervento dell’Assessore Alessandro Aricò, che ha ricordato ai presenti che con un emendamento sono stati destinati 3,6 milioni di € per annullare gli incrementi tariffari decorsi dal 1 gennaio 2023. Tale somma, tuttavia non è sufficiente per eliminare gli incrementi già attivati: per questo, l’assessore ha lanciato la proposta, da esaminare all’ARS, di offrire uno sconto tariffario del 7% alle categorie maggiormente interessate dal trasporto pubblico, come ad esempio gli studenti.

In alternativa, si potrebbe ipotizzare un incremento dei km-treno destinati al servizio, con l’attivazione di nuove corse sulla rete regionale. Tuttavia, l’assessore ha fatto presente che la dotazione finanziaria a favore dei servizi ferroviari deve essere adeguata anche per il 2024, considerando l’ulteriore incremento del 10% previsto a partire dal 1 gennaio dell’anno prossimo.