La firma, questa mattina, presso la Prefettura di Trapani
Questa mattina, presso la sede della Prefettura di Trapani, è stato firmato il protocollo di legalità relativo al cantiere per la realizzazione del primo lotto della Variante di Alcamo – ovvero il collegamento tra il km 2,370 della strada statale 119 “Di Gibellina” e il km 331,500 della strada statale 113 “Settentrionale Sicula” – e i relativi servizi di monitoraggio ambientale in corso d’opera e il monitoraggio geotecnico ante e in corso d’opera.
L’intervento prevede un investimento complessivo pari a 43 milioni di euro, inclusi i servizi di monitoraggio.
Il protocollo di legalità è stato firmato dal Prefetto di Trapani, dott.ssa Daniela Lupo, dal dott. Francesco Monticciolo quale legale rappresentante del Raggruppamento Temporaneo di Imprese aggiudicatario della gara e, per Anas, dal dott. Pietro Russo, in qualità di Responsabile Accordi di Sicurezza della Direzione Tutela Aziendale.
Le imprese aggiudicatarie sono il Raggruppamento Temporaneo di Imprese Fegotto Costruzioni srl, Viastrada srl per la realizzazione dei lavori, il Raggruppamento Temporaneo Ausilio spa, Biogramm Società Cooperativa, Lav srl per il monitoraggio ambientale in corso d’opera, e infine il Raggruppamento Temporaneo costituito da Geomonitor srl, Meccanicaingegneria Laboratori srl, Indagini Strutturali srl per il servizio di monitoraggio geotecnico.
Il protocollo è stato redatto in base ai dettami dell’articolo 203 del Codice dei contratti pubblici, che ha previsto l’istituzione del “Comitato di coordinamento per l’alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari” (CCASIIP).
L’attuazione del protocollo prevede la costituzione di una banca-dati informatica contenente i dati relativi ai soggetti che intervengono, a qualunque titolo, nella realizzazione dell’opera, monitorando gli aspetti procedurali e gestionali ad essa connessi.
Prevista la redazione del cosiddetto “Settimanale di Cantiere”, da preparare entro il venerdì precedente alla settimana di riferimento, contenente le informazioni circa l’opera da realizzare e l’elenco delle attività previste, di tutti gli operatori economici, degli automezzi e dei nominativi di tutti i dipendenti presenti in cantiere.
Il protocollo di legalità prevede che il regime delle informazioni antimafia di cui all’articolo 91 del Codice Antimafia sia esteso a tutti i soggetti appartenenti alla filiera delle imprese.
Sono incluse norme di prevenzione delle interferenze illecite a scopo corruttivo e di natura mafiosa, nonché attività di verifica sulle procedure di esproprio.