AMAT: DIFFICOLTÀ ACQUISTO BIGLIETTI, BUS CHE CAMBIANO OGNI GIORNO PERCORSO E DEGRADO A BORDO.
Dopo la ristrutturazione, la cabina di piazza Indipendenza rimane chiusa, affidando quindi la vendita dei biglietti ai soli rivenditori. La cabina di piazza Giovanni Paolo II, dove era anche possibile fare gli abbonamenti è stata spostata e dismessa.
Non esistono più le biglietterie automatiche nelle fermate dei tram perché sono state dismesse o direttamente rimosse. Insomma, acquistare un biglietto del bus è diventato impossibile di domenica e quasi impossibile per i viaggiatori dell’ultimo minuto durante la settimana.
Cosa si fa in queste situazioni? Comprare il biglietto a bordo con maggiorazione quando possibile, oppure prendersi una multa perché le condizioni di trasporto prevedono che tutti debbano essere a bordo con il titolo di viaggio convalidato.
Questa è l’Amat che fino a qualche anno fa aveva: punti vendita capillari sul territorio, centri di informazione, paline elettroniche e biglietterie automatiche. Tutto questo, giorno per giorno, molto lentamente, è finito. Nel frattempo ci arriva una segnalazione. Sembrerebbe un cacciavite o qualcosa altro incastrato nella pedana per consentire l’accessibilità ai disabili in sedia a rotelle.
La gestione di questa azienda ha ormai superato il limite dell’accettazione da parte degli utenti, che, nonostante tutto, continuano ad aspettare, perché nonostante l’assunzione di nuovo personale alla guida, i bus continuano a farsi attendere, anche per ore. Da voci abbiamo saputo che l‘altro ieri oltre 40 mezzi sono rimasti in rimessa.
Qualcuno dirà: “Ma la situazione è migliorata!”, certo in confronto al fatto che fino a qualche mese fa a stento si garantiva un bus per linea, oggi possiamo vantare che si riesce QUASI a garantire il minimo indispensabile. Ricordate bene “QUASI IL MINIMO INDISPENSABILE”.