Da parte dei nostri tanti lettori ci perviene una domanda, a proposito del Passante ferroviario di Palermo: “perché non si può procedere nuovamente ad un unico grande appalto per il completamento dell’intero passante?”. Proviamo a rispondere.
Le opere principali che restano da fare per il completamento del Passante ferroviario sono:
– il completamento della stazione di Capaci
– l’armamento e gli impianti della galleria dispari Notarbartolo-Francia
– la sottostazione elettrica (SSE) di Tommaso Natale
– il tratto di galleria sotto vicolo Bernava
– il completamento della stazione Papireto
– il completamento della stazione De Gasperi
– la realizzazione della stazione Lazio
Le prime tre opere sono attualmente in corso, e sono state affidate con il metodo del cosiddetto “accordo quadro”. Si tratta di un tipo di affidamento previsto dal Codice dei Contratti ad imprese specializzate per l’esecuzione di un determinato importo di opere, non identificate da un progetto. Ciò consente all’amministrazione appaltante di affidare, se si presenta la necessità, un determinato lavoro inquadrato nelle categorie previste dall’accordo quadro senza esperire una nuova gara di appalto. L’impresa contraente resta quindi a disposizione dell’Amministrazione fino ad esaurimento dell’ammontare assegnato dall’appalto, per tutte le lavorazioni rientranti nella tipologia appaltata che le verranno ordinate del Responsabile del Contratto.
L’accordo quadro, però, riguarda opere ben determinate, di tipo specialistico e di importo contenuto. Infatti, RFI è riuscita ad affidare in tempi relativamente brevi le opere sopra citate perchè inquadrabili in questo ambito, operando a nostro avviso una scelta corretta in funzione della più celere fruibilità delle infrastrutture. Infatti, sarà possibile avere attivata la stazione di Capaci, così come il tunnel dispari tra Notarbartolo e Francia, già l’anno prossimo: termine impensabile se si fosse esperita una gara che comprendesse tutti i lavori rimasti incompiuti.
Diversa è la situazione di opere come la galleria sotto vicolo Bernava o le stazioni Lazio, De Gasperi e Papireto. Queste ultime, più complesse e di importo notevole, saranno affidate con procedura di appalto aperta sulla base del progetto esecutivo. Si tratta di opere che richiedono specializzazioni e tempi diversi, quindi RFI ha deciso di appaltarle separatamente. In questi casi, si sta procedendo alla redazione dei necessari elaborati progettuali che vanno stralciati dal progetto originario del passante ferroviario e corredati di prezzi aggiornati.
Per completezza di informazione, va detto che nel cantiere del Passante ci sono altri lavori in corso, ma di entità minore, ad opera del Contraente Generale SIS, ormai “uscente” avendo richiesto il recesso. Si tratta del ripristino di via Monti Iblei parzialmente allargata sul solettone ferroviario di nuova realizzazione. Un intervento che comunque avrà un positivo impatto sulla circolazione nella zona, anche perchè restituirà la strada con la larghezza giusta prevista dal Piano Regolatore, quindi senza i restringimenti che la caratterizzavano prima dell’esecuzione delle opere.