Con questi capienti autosnodati si rinnova il parco autovetture di AMAT Palermo, ma continua la cronica carenza di autisti. Vi mostriamo in esclusiva le foto di questi mezzi

Consegnati i nuovi bus all’azienda di trasporti pubblici. Si tratta di 33 vetture acquistate grazie ai fondi europei del Pon Metro. A consegnare simbolicamente le chiavi di queste macchine all’AMAT il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
 
Nello specifico gli autosnodati sono 10 del tipo Iveco, i rimanenti sono da 12 metri. Ci duole comunicarvi che ancora una volta è stata scelta una versione con 3 porte anziché 4 come avveniva in passato per questo tipo di vetture da 18 metri creando qualche ritardo nella discesa dai mezzi, specialmente in via della Libertà e via Roma.
Occorre anche sottolineare che i mezzi sono a trazione diesel, anche se Euro 6, quindi con buone caratteristiche delle emissioni in atmosfera.
 
Corre voce invece che i nuovi bus, come negli ultimi arrivati (i Menarini Euro6 con posto guida blindato), siano sprovvisti dei 4 monitor informativi multimediali di bordo. Non riusciamo a capire la scelta di non installare più questi innovativi sistemi presenti nelle vetture acquistate tra il 2011 ed il 2019.
Se confermata, questa mancanza costituirà un danno per i turisti e per le persone che hanno poca conoscenza delle fermate del TPL.
 
Inoltre ci auguriamo che, con l’entrata dei nuovi operatori d’esercizio (che dovrebbe avvenire a breve), queste vetture da 18 metri non vengano solamente utilizzate per la Linea101 e per la Linea 806 (solo estiva), ma anche per quelle linee che hanno visto la scomparsa dell’autosnodato ormai da oltre 5 anni.
Ad esempio le Linee 102, 107 e 544 che manifestano giornalmente problemi di sovraffollamento, nonostante il servizio sia pressoché regolare con tutte le vetture previste in esercizio. All’occorrenza, l’utilizzo degli autosnodati potrebbe anche interessare altre linee “critiche” in tal senso nelle ore di punta, specialmente nel periodo invernale.

Tuttavia, non c’è da aspettarsi un miglioramento a breve della qualità del servizio: gli autisti in servizio sono ancora pochi e di certo i recenti provvedimenti riguardanti l’attribuzione di nuove mansioni non hanno certo aiutato a risolvere il problema.

Potrà invece essere risolutiva la conclusione delle attuali procedure concorsuali, per l’assunzione di 100 autisti dell’Amat S.p.A (allargato poi a 300 posti in graduatoria) che ebbero inizio due anni or sono per prolungarsi fin troppo a causa di indicibili lungaggini burocratiche e ricorsi.

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