PALERMO, IL TURISTA FRANCESE LAMENTA SPORCIZIA E DISORDINE – MARZAMEMI, DRASTICO CALO DI PRESENZE: L’ESTATE ORRIBILE DELLA SICILIA

In una lettera, pubblicata da “Palermotoday un turista francese denuncia , senza sconti, la scarsa cura e la mancanza di controlli del capoluogo siciliano: “La sporcizia e l’assenza di igiene sono senza limiti, con mosche, escrementi e pagli ovunque. Ma avete dei servizi di controllo o bisogna affidarsi al buon cuore dei delinquenti?” Come dargli torto, viste le condizioni in cui viene lasciato il centro storico palermitano, assediato dai rifiuti, in preda ad una movida senza regole, nella totale assenza di controlli da parte dei pochissimi Vigili Urbani (chili ha visti?) e delle altre Forze dell’Ordine?

Dall’altra parte della Sicilia, nella frazione di Marzamemi, nel siracusano, di solito frequentatissima dai turisti, si registra un drastico calo di presenze. Come leggiamo nel sito lenotiziedisicilia.it, tanti commercianti ed imprenditori avvertono che in questo periodo c’è ancora meno gente rispetto l’anno scorso. Turisti e visitatori, di solito, affollavano la piccola piazzetta del borgo dai primi di giugno fino a settembre inoltrato; ma già da questi giorni sembra che costoro abbiano scelte altre mete. Una condizione che rispecchia la crisi che interessa tutto il sud-est siciliano, da tempo alle prese con un inarrestabile calo di presenze. Ma neanche Agrigento, futura capitale della cultura, alla luce delle attuali presenze può ridere

Una situazione che deve far riflettere, soprattutto chi continua a prendere in giro la gente raccontando la favoletta del turismo, panacea di tutti i mali ed unico modo per garantire lavoro e progresso (?) alla Sicilia. Una balla che nasconde soltanto la rinuncia al vero sviluppo economico, fatto di infrastrutture, industrie, commercio e logistica. Come si è soliti fare con gli indigeni, nelle aree colonizzate.

Chi lo nega, o è un imbecille o è in malafede. D’altronde, non ci credono neanche quelli che lo dicono. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.