AGITAZIONE DEGLI OPERAI IMPIEGATI NELLO SCAVO DELLA GALLERIA SCIGLIO SUL RADDOPPIO GIAMPILIERI-FIUMEFREDDO
Nel cantiere per lo scavo della galleria Sciglio, sul vallone Fiumedinisi nei pressi di Nizza di Sicilia, a pochi giorni dal lancio della TBM Igea verso i 9 km di viaggio nel sottosuolo, una quarantina di lavoratori ha deciso di fermarsi, ieri mattina, per una vertenza relativa al riconoscimento delle spese di viaggio. Molti dei lavoratori, infatti, non risiedono in zona e devono spostarsi per raggiungere il cantiere, ed hanno diritto al riconoscimento di questi oneri. In realtà, le relative somme non sono state inserite nella busta paga del mese di marzo.
La vertenza è tuttora in corso, e per risolverla si terrà oggi nel primo pomeriggio, un incontro tra l’azienda e le sigle sindacali per raggiungere un accordo.
Sembrerebbe che le “anomalie” vadano avanti dallo scorso mese di novembre. Le inadempienze sono relative alle spese di viaggio ed a turni di lavoro straordinari che si sono susseguiti in questi mesi senza nessun accordo preventivo e quindi senza una retribuzione adeguata.
ULTIM’ORA: RISOLTA LA VERTENZA
Proprio mentre andiamo on line, ci giunge la notizia della risoluzione della vertenza: “Dopo due giorni di assedio, finalmente si è giunti ad un accordo” dichiarano soddisfatti gli operai che si sono resi protagonisti dell’agitazione. Al termine dell’incontro tra la responsabile del cantiere, la Seli Overseas S.p.a., Consorziata con il colosso Webuild, l’impresa si è impegnata a corrispondere in pochi giorni, tramite bonifico, le spese di viaggio e le indennità con gli arretrati.
Un sollievo per “una sessantina di famiglie di lavoratori che tutti i giorni fanno sacrifici lontano da casa” concludono gli operai che da domani riprenderanno i lavori di scavo della galleria “Sciglio”.